News - 26 luglio, 2014
La navigazione della Concordia procede spedita in direzione Genova, senza imprevisti. La nostra un pò meno.
Qualcosa non va all'elica della Maria Teresa e decidiamo di controllare per non correre rischi. Il problema viene individuato subito: l'elica è bloccata da una cima di plastica. Per fortuna, quando occorre, il nostro Direttore delle Campagne è anche un valido marinaio: basta un'immersione di pochi minuti a risolvere il problema della Maria Teresa.
Per il mare che stiamo attraversando, invece, il problema della plastica rischia di essere drammatico tanto quanto le potenziali conseguenze di questo traino. I residui di plastica nel Mediterraneo sono ovunque. E più sono piccoli, insignificanti tanto più sono pericolosi per la fauna marina: i pesci li mangiano per sbaglio. E non sempre fanno in tempo a capire che sono poco gustosi. E di pesci qui ce ne sono tanti. Splendidi. Ieri abbiamo avvistato dei delfini. Oggi qualche tonno e una moltitudine di tonnetti che hanno scortato il convoglio, quasi a voler celebrare e sancire il pericolo scampato.
Dopo quattro lunghi giorni di navigazione tiriamo un respiro di sollievo: abbiamo osservato e analizzato il mare attraversato dal convoglio della Concordia da questa barca e anche da un elicottero con immagini termografiche e tutte le analisi e i rilevamenti hanno dato esito negativo.
Questa sera la Concordia si fermerà fuori dal porto e aspetterà le luci dell'alba per effettuare le manovre di attracco. Noi saremo lì e proveremo ad avvicinarci il più possibile per seguire quest'ultima delicatissima fase e assicurarci che vada tutto bene.
La tutela del mare però non si conclude con lo smantellamento della Concordia. E noi lo sappiamo bene: per noi il Santuario dei Cetacei continuerà ad essere #SorvegliatoSpeciale.