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LEGO, rompi con Shell!

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News - 1 luglio, 2014
Perché parliamo dei mattoncini più amati del mondo e cosa c’entrano con i terribili piani di trivellazione nell’Artico?

Sapete cosa sta accadendo nelle stanze dei giochi di milioni di bambini nel mondo? I loro pensieri e le loro fantasie sono a rischio “inquinamento”: Shell ha infatti stipulato un accordo commerciale con LEGO che le consente di piazzare il suo logo sui mattoncini più amati del globo. Una mossa di marketing accurata, che permette al gigante del petrolio di ripulire la propria immagine, e rende meno “spaventosi” al grande pubblico i suoi piani di trivellazione nell’Artico.

Greenpeace sets up a 'Save the Arctic' protest scene made from LEGO on the mall near the US Capitol Building.  Greenpeace is urging Lego to cut ties with Shell and help 'Save the Arctic." For the last few years Shell has been using LEGOs brand to clean up its image as an Arctic oil driller. 16 million Shell branded LEGO sets have been sold or given away at petrol stations in 26 countries.

La compagnia sa molto bene che essere associati ad un’immagine positiva, come il “fantastico mondo di LEGO” è una strategia efficace, soprattutto adesso che milioni di persone si stanno mobilitando per impedirle di trivellare i fondali artici in cerca di petrolio.

Non c’è proprio nulla di fantastico nel perforare un ecosistema così delicato e complesso come l’Artico, mettendo a repentaglio non solo la casa di orsi polari, volpi, balene e trichechi, ma il vero e proprio “condizionatore” del Pianeta che regola il clima globale e le temperature di tutti noi!

Lo scioglimento dei ghiacci e il rischio di un incidente in quel fragile ecosistema non sono un gioco. L’Artico è di tutti noi, non delle compagnie petrolifere!

Per questo vogliamo chiedere a LEGO di rompere subito gli accordi con Shell e di schierarsi dalla parte dell’Artico!

Firma subito!

1 Commento Aggiungi commento

(Unregistered) frank4bricks ha detto:

L'accordo Shell-LEGO di cui Greenpeace ha fatto bersaglio, non riguarda altro che la riproposta dello stesso "format" di campagna promozionale Shell-V Power-FERRARI-LEGO già proposta nel 2012-2013. Saranno cioè realizzati da LEGO dei set a tema Ferrari, imbustati in buste polybag con logo Ferrari-V Power, i quali saranno venduti a Shell affinché possano essere da quest'ultima regalati a chi farà rifornimento per un certo importo (nel 2012-2013 mi pare furono 40 euro) con carburanti V Power. Punto. Nessun accordo di "scambio favori", nessun accordo di pubblicità occulta per far ripulire a Shell la propria immagine, niente di niente se non una campagna promozionale loyalty come tante sono state fatte anche da altre compagnie petrolifere. Se Greenpeace avesse avuto l'onestà intellettuale di colpire e boicottare Shell, non avrebbe dovuto fare altro che
chiedere a soci, sostenitori, simpatizzanti etc di non andare a fare rifornimento alla Shell, in generale mai, ma soprattutto non durante la campagna di cui sopra. Avrebbero ottenuto il classico Win-Win: obiettivo di aumentare le vendite di Shell = fallito e set chiesti a LEGO da pagare comunque anche se lasciati "a far muffa" presso le stazioni di servizio.

Per inciso, Shell ha appena venduto le sue 830 stazioni di servizio italiane alla Q8, quindi per l'Italia il problema dell'accordo Shell-LEGO non sussiste, dato che non si potrà partecipare (o boicottare) alla (la) campagna anche volendo.

Sempre per inciso, visto che c'è in giro l'altra falsità secondo cui l'accordo prevede il ritorno del logo Shell sui mattoncini, sappi che il logo Shell è ASSENTE dai mattoncini dall'ormai lontano 1992, anno in cui LEGO ha introdotto, nei contesti "petroliferi" (camion cisterna, distributori, stazioni di servizio, vagoni ferroviari etc.) dei propri set, il marchio di fantasia "OCTANE", e lo fece proprio perché "stanca" di pagare i diritti di uso del
marchio a Shell.

Posted 24 luglio, 2014 a 22:09 Segnala un abuso Reply

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