L’Istituto Brasiliano delle Risorse Naturali Rinnovabili e Ambientali (IBAMA) ha annunciato ieri l’annullamento della licenza di costruzione del mega-progetto di São Luiz do Tapajós, una gigantesca diga idroelettrica che avrebbe stravolto il cuore dell’Amazzonia brasiliana.

La diga avrebbe causato danni irreversibili per l’ambiente e minacciato le terre e la sopravvivenza del popolo indigeno Munduruku.

Abbiamo raggiunto questo traguardo anche grazie a voi e a oltre un milione di persone in tutto il mondo che hanno voluto sostenere questa battaglia.

Greenpeace Brasil, Sawré Muybu 11/07/2016Foto:Rogério Assis/GreenpeaceOs Munduruku fazem plaqueamento de auto demarcação da TI Sawré Muybu, na cachoeira Kay, no rio Jamanxim.

Sono altri 42 i progetti idroelettrici previsti per il bacino del fiume Tapajós e centinaia previsti per l’Amazzonia, come parte di un modello di sviluppo economico aggressivo che non riconosce l’importanza di preservare le foreste. Le dighe finora costruire in Amazzonia hanno avuto impatti significativamente negativi sulle comunità indigene, l’ambiente e sono state implicate in scandali di corruzione.

Ora chiediamo:

  • al governo brasiliano di completare immediatamente la demarcazione ufficiale del territorio dei Munduruku e di scegliere un modello di sviluppo basato sull’efficienza energetica e l’impiego di energia veramente sostenibile, come quella solare ed eolica;
  • a Siemens e tutte le altre aziende che avevano mostrato interesse a partecipare al mega-progetto di São Luiz do Tapajós, di impegnarsi in favore della protezione dell’Amazzonia e di promuovere progetti lungimiranti, capaci di portare benefici all’ambiente e ai Paesi che li accolgono, invece di minacciarli.