tropea-039Vi scrivo dal Salone del Libro di Torino. Proprio ieri - tra gli stand di tutte le case editrici - abbiamo lanciato la nostra classifica “Salvaforeste” che rivela come la maggior parte dei libri venduti nel nostro Paese sia una minaccia per le preziose foreste di Sumatra e gli ultimi oranghi indonesiani.

Grazie alla partecipazione di tutti voi, la classifica si è diffusa subito sul web, fino ad approdare sulle pagine Facebook delle più importanti case editrici. I lettori chiedevano spiegazioni e qualcuno – Mondadori – ha avuto la cattiva idea di censurare il link postato da una nostra cyberattivista.

Voi che siete la nostra community avete reagito – GRAZIE - supportando la nostra campagna e reclamando il diritto a ricevere una risposta. La pagina FB Mondadori è stata inondata di commenti e alla fine è arrivata la risposta del responsabile tecnico del gruppo Mondadori. Inutile dirlo: non convincente!

Eccola:
Sono Omar Bozzini e seguo molto direttamente il problema della carta utilizzata nei libri Mondadori, sono infatti il responsabile tecnico del gruppo. Vi posso solo assicurare che dopo mesi di trattative con loro non abbiamo mai ricevuto risposte in merito al questionario inviato, parlando tecnicamente le loro richieste sono: o siete FSC o siete illegali, ... Mostra tuttopurtroppo non è così e le cartiere che forniscono la carta per i libri Mondadori sono tra le più tecnologicamente e eticamente avanzate d'Europa. Il rammarico mi viene anche dalla bontà del questionario, vi pare logico che una sola persona (per di più non tecnica ma solo gestionale) possa dare un
punteggio così vitale a una casa editrice e tanto meno non risponda alle continue richieste?

..e la mia risposta:

Sono la responsabile della campagna Foreste di Greenpeace. Non siamo affatto sorpresi dalla sua risposta tanto stizzita e dal fatto che una casa editrice con così vasti interessi economici decida di censurare e contrattaccare. Mondadori evidentemente si sente minacciata da un'associazione internazionale che da anni riesce, con le sue inchieste, a ottenere grandi cambiamenti di rotta di multinazionali come già Geox, Adidas, Nike, Nutella, Unilever, McDonald e tanti altri. Come dire, ci siamo abituati!

Greenpeace ha inviato il questionario a tutte le case editrici del Gruppo Mondadori poichè intendevamo produrre una classifica che mettesse in grado i lettori di acquistare i propri libri anche in base alla loro sostenibilità. Per tre mesi vi abbiamo sollecitati con fax, telefonate dirette e mail, avete avuto tutto il tempo e la possibilità di fornirci le informazioni. L'unica cosa che abbiamo ricevuto da voi è stato un carteggio tra Lei e lo stampatore, contenente, in effetti, alcune informazioni utili che abbiamo inserito nella valutazione. MA non abbiamo mai ricevuto il questionario vero e proprio. Da queste informazioni risulta chiaro che Mondadori utilizza carte da stampa composte quasi esclusivamente da fibre vergini NON certificate in alcun modo.

Riguardo al suo rammarico sulla bontà del nostro questionario vorrei tranquillizzarla. Chi scrive è responsabile della campagna Foreste di un'organizzazione internazionale, come Greenpeace, che ha alle spalle decenni di esperienza, ricerca e credibilità sulla questione della protezione delle foreste. Sono, inoltre, un Ingegnere agronomo con un dottorato in Gestione Forestale e, anche se la cosa la stupisce, perfettamente in grado giudicare la carta di Mondadori.

Ha il mio numero di telefono, mi chiami quando vuole. Oppure venga a trovarci al Salone del Libro. Siamo al Pad 2, Stand F133.

La classifica "Salvaforeste"