lunedì 29 aprile 2013

Fisheries Action In The Sicilian Strait. © Markel Redondo / Greenpeace

 

Stamattina dalla nostra "Arctic Sunrise" sono partiti due gommoni per protestare contro un sistema di pesca che sta svuotando il mare: quello delle "volanti" che pescano in coppia utilizzando reti a strascico semipelagiche per catturare acciughe e sardine.

Dai gommoni gli attivisti hanno aperto lo striscione "Questa pesca svuota il mare", mentre un altro si è tuffato in acqua con una grande boa e il messaggio "Esperimento pericoloso". Questi pescherecci, infatti, stanno distruggendo le risorse ittiche grazie a una "licenza sperimentale" che viene rinnovata ogni sei mesi dal Ministero delle Politiche Agricole.

Siamo nel Canale di Sicilia, vicino a Sciacca. Qui le acciughe sono famose. A Sciacca la  pesca e l'industria conserviera del pesce azzurro sono attività praticate da secoli. Grazie a un mare generoso, dove le correnti del Canale di Sicilia incontrano i bassifondi del Banco Avventura, tra la Sicilia e la Tunisia, e creano vortici che portano in superficie le acque di profondità. Queste acque sono ricche di nutrienti e assieme alla luce del sole innescano la crescita del fitoplancton, miscroscopiche "piante" unicellulari: il cibo adatto per acciughe e sardine.

Ma oggi questo "oro blu" è sempre più raro. Secondo i dati 2012 della Commissione Generale per la Pesca nel Mediterraneo (CGPM) della FAO negli ultimi tre anni in media si sono pescate circa 5.160 tonnellate di acciughe, quasi il doppio del massimo sostenibile (solo 2.359 tonnellate). Anche le popolazioni di sardine, secondo il CGPM, sono ai minimi e non è possibile trasferire sulle sardine specie la pressione di pesca esercitata sulle acciughe. Conclusione (del CGPM): "dato che lo stock [di acciughe] è in questo momento sovrasfruttato, lo sforzo di pesca deve essere ridotto tramite un piano di gestione pluriennale fino a quando non ci saranno le prove di un recupero dello stock. Devono essere definite notevoli riduzioni delle catture assieme a riduzioni dello sforzo di pesca…"

C'è poco da fare, bisogna pescare meno, e con meno pescherecci. Da dove cominciare? Un'ottima idea ci sembra quella di non rinnovare le decennali "licenze di pesca sperimentale" che il Ministero delle Politiche Agricole assegna, a una decina di pescherecci a strascico, per usare la volante. Cos'abbia di sperimentale questa pesca dopo decenni  non lo sa nessuno. Anche il settore conserviero di Sciacca (in crisi per molti motivi) non dev'essere contento di importare dall'Atlantico le acciughe che una volta venivano dal mare di casa.

E' ovvio che una misura di questo tipo, che si può applicare da subito visto che le "licenze sperimentali" sono rinnovate ogni sei mesi, è solo il primo passo del "piano pluriennale" richiesto dal CGPM. Un piano che a tutti dovrà richiedere misura e responsabilità. Pescare il pesce azzurro in inverno, con le volanti o con qualunque altro sistema, quando le catture sono spesso sotto taglia, è semplicemente insensato e deve essere vietato.

Che tocchi a noi chiederlo mandando in acqua attivisti attaccati alle boe è una sconfitta per tutti. Difendere l'oro blu, il pesce azzurro del Canale di Sicilia, dovrebbe essere il mestiere di altri. Certo che gli interessi in ballo non sono pochi e le pressioni politiche "sul territorio" non mancheranno. Ma a chi conviene il collasso definitivo? Al nuovo Ministro delle Politiche Agricole chiediamo di difendere sia i pesci che i pescatori onesti.

Alessandro Giannì,

direttore delle Campagne

 

 

Link:
Futuro a rischio per il pesce azzurro nel Canale di Sicilia: http://www.greenpeace.org/italy/it/ufficiostampa/rapporti/Futuro-a-rischio-per-il-pesce-azzurro-nel-Canale-di-Sicilia/
GFCM-FAO Stock Assessment Form-Small Pelagics - Engraulis encrasicolus" (novembre 2012): http://151.1.154.86/GfcmWebSite/SAC/SCSA/WG_Small_Pelagics/2012/SAFs/2012_ANE_GSA16_CNR-IAMC.pdf.
GFCM-FAO Stock Assessment Form-Small Pelagics - Sardina pilchardus" (novembre 2012): http://151.1.154.86/GfcmWebSite/SAC/SCSA/WG_Small_Pelagics/2012/SAFs/2012_PIL_GSA16_CNR-IAMC.pdf