Il team della Rainbow Warrior si prepara per i campionamenti in mare

Quarto giorno di navigazione: è la domenica di Pasqua, ma qui sulla Rainbow Warrior è un giorno di lavoro come gli altri. Dopo il vento e le onde, oggi è tornato il sereno ed è possibile iniziare con le prime esercitazioni in mare. Si comincia con una simulazione di “man overborad”, ovvero uomo in mare. Il team incaricato di recuperare il “disperso” si prepara e mettiamo in acqua il primo gommone. Tutto deve essere fatto nel più breve tempo possibile e in sicurezza.

Finita l’esercitazione mettiamo in acqua anche gli altri due gommoni per testare i motori ed essere sicuri che non ci siano intoppi quando entreremo nella zona vicino a Fukushima per i campionamenti. Io intanto aiuto il RAS (Radiation Advisory Specialist), lo specialista in radiazioni che abbiamo a bordo, a testare la bottiglia di Niskin che utilizzeremo per prelevare campioni d’acqua marina. Tutto funziona alla perfezione.

Domani inizieremo con le esercitazioni sulle misure da adottare quando entreremo in zone a rischio di contaminazione radioattiva. Abbiamo ancora qualche giorno per preparare tutto, ma è importante abituarci fin da subito a rispettare certe misure di sicurezza.

Finisco giusto in tempo per aiutare la cuoca statunitense, Wendy, a preparare la cena. A turno dobbiamo aiutare con la normale routine della nave e oggi mi tocca la cucina. Da buona italiana preparo la pizza e, dopo cena, metto sul tavolo degli ovetti di cioccolato…in fondo è sempre Pasqua, anche se siamo in una nave nel bel mezzo del Pacifico.

Giorgia Monti, campaigner Mare di Greenpeace Italia