L'arcobaleno che spesso sorge sulla foresta amazzonica oggi è più pallido del solito. Le sue tonalità si sono spente.

 

Questa settimana Greenpeace e l'Amazzonia hanno perso Tatiana de Carvalho, una delle campaigner più toste del nostro ufficio Brasiliano a causa di un incidente vicino a Brasilia.

Tati, come la chiamavamo tutti, era pura espressione di gioia, autenticità, coraggio e spontaneità. Una di quelle persone che vengono al mondo in edizione, molto, limitata.

Dai corridoi del Congresso Brasiliano ai profondi labirinti della foresta amazzonica, dove ha vissuto quasi dieci anni lottando spalla a spalla con le popolazioni indigene contro la deforestazione, Tati era una fonte di ispirazione che infondeva energia a chi entrava in contatto con lei.

Quando sono stata informata della sua morte il mio cuore si è tuffato nell'incredulità e nella disperazione. Per due giorni e due notti però le nostre caselle di posta sono state inondate da messaggi e telefonate provenienti da tutte le parti del mondo: colleghi con cui Tati aveva lavorato o anche solo persone che sapevano dei suoi successi. Credo che questo dimostri la grandezza di spirito che questa donna ha lasciato dietro di sé.

Tati era 'La Campaigner' per antonomasia: caparbia, pungente e stimolante di fronte all'autoritàpiena di vita e sempre "sul pezzo" con entusiasmo.

Nonostante la tristezza che sento ho la certezza che l'eredità di Tati non svanirà mai. Né per me, né per nessun altro qui a Greenpeace. E dovunque lei sia, questa Guerriera dell'Arcobaleno continuerà a brillare indicandoci, magari con la sua meravigliosa risata, le strade che portano al mondo migliore che tanto vogliamo.

Alla sua famiglia mandiamo le più sentite condoglianze. E a te, Tatiana, promettiamo di onorare i tuoi sogni e portare avanti le lotte che abbiamo condiviso.

Descanse em paz, querida amiga.

Chiara Campione, responsabile campagna Foreste