Le foreste indonesiane vengono distrutte senza sosta. E sapete spesso dove finiscono? Nel packaging delle più note multinazionali del giocattolo. Mattel, Lego, Disney e Hasbro, infatti, comprano carta dal più grande deforestatore al mondo: Asia Pulp and Paper (APP). Grazie alla nostra campagna “Barbie ti mollo", lanciata qualche giorno fa, pare che Mattel sia alla ricerca di soluzioni per migliorare la sostenibilità del suo packaging.

Nel video virale che abbiamo lanciato un Ken molto arrabbiato e sconcertato lascia in diretta tv Barbie perché si impacchetta distruggendo le foreste pluviali. Sarà forse che un milione di click al video (80.000 solo in Italia) hanno svegliato Mattel come una doccia fredda?

L’azienda produttrice di Barbie, venerdì scorso ha riconosciuto pubblicamente di essere coinvolta nel problema della deforestazione, ma ora aspettiamo che ci fornisca tutte le informazioni necessarie per dimostrare la sua volontà di risolvere davvero il problema.

 

Anche Lego ci ha inviato una lettera promettendo che in futuro utilizzerà packaging di carta riciclata o certificata FSC. Siamo in attesa di ricevere maggiori dettagli per sapere come e quando prenderanno le distanze da APP.

In casa Disney e Hasbro devono avere qualche problema con le mail e col telefono… Nessun segno di vita!

Per Disney, in particolare, non rispondere pare sia un’abitudine soprattutto in Italia. Negli ultimi due anni, infatti, non è dato sapere che tipo di carta Disney Libri utilizzi per le proprie produzioni editoriali. Per questo motivo la casa editrice insiste a mantenere la propria posizione nella fascia nera della classifica Salvaforeste.

Nel frattempo APP non ha resistito e ha risposto alle nostre accuse pubblicamente, cioè negandole pubblicamente. Come è nel suo stile, descrive la nostra campagna come l’ennesimo attacco all’industria e all’economia indonesiana.

Con un comunicato stampa APP ha rassicurato i suoi clienti dichiarando che l’azienda applica le leggi del governo indonesiano. Ma il fato, e la giustizia indonesiana, ha casualmente fatto coincidere la comunicazione di APP con quella dell’Unità Legale per lo Sradicamento della Mafia del Governo Indonesiano che chiede la riapertura delle indagini della polizia in casi di deforestazione illegale da parte di diverse aziende legate ad APP.

Anche il nostro rapporto, guarda caso, dimostra che i loro fornitori sviluppano illegalmente piantagioni industriali in aree di foreste torbiere.

Mattel, Lego, Disney e Hasbro, le più grandi aziende del settore del giocattolo, dovrebbero cominciare a impegnarsi sul serio con i loro consumatori e avviare una politica di utilizzo di packaging sostenibile per non essere più coinvolte in casi di deforestazione. Fino a che non lo faranno, continueremo a fargli pressione attraverso la nostra campagna. Anche tu puoi farne parte, cominciando a scrivere a Mattel.

Per quanto riguarda APP mi sembra che la loro agenzia di Pubbliche Relazioni, Cohn and Wolfe, stia facendo di tutto tranne che fornirgli saggi consigli. Recentemente un esperto di sostenibilità ambientale, in una lettera aperta all’azienda scrive: “la vostra strategia di comunicazione è un disastro. Dovrebbero farne un caso di studio su come fare tutto male allo stesso tempo” e conclude con: “è giunta l’ora che vi rendiate conto del clamore (negativo) che vi circonda.”

Non potrei essere più d’accordo. APP... renditi conto!

Chiara Campione, responsabile della campagna Foreste