Se per il cenone di Natale pensavate di usare il tonno che si taglia con un grissino, forse per il momento fareste meglio a non farlo perché il tonno Riomare, prodotto dalla Bolton Alimentari - azienda leader del mercato mondiale di tonno in scatola, non può certo essere considerato ad oggi un campione di sostenibilità.

Nella classifica Rompiscatole, il tonno Riomare si trova nella zona rossa. Nelle sue scatolette, infatti, finisce tonno proveniente da stock sovrasfruttati e pescato con metodi che hanno un impatto negativo sull’ambiente e sulle risorse, come le reti a circuizione con l’utilizzo di sistemi di aggregazione per pesci. I FAD, così vengono chiamati, non solo causano la morte di migliaia di squali e tartarughe, ma aggravano la crisi degli stock, catturando esemplari giovani di tonno pinna gialla e obeso. Tali metodi contribuiscono inoltre a creare seri problemi di tracciabilità, come evidenziato dai test genetici condotti recentemente da Greenpeace su 165 prodotti provenienti da 12 Paesi. Quando si pescano esemplari giovani di tonno è difficile distinguerli e il rischio è che, nelle scatolette, il consumatore si ritrovi ogni volta una specie di tonno diversa. E Riomare lo sa bene!


È chiaro, serve un cambio di direzione! E tale cambio dovrebbe venire proprio da chi è ai vertici , come Bolton, che occupando ben il 40% del mercato nazionale, è il leader indiscusso delle scatolette di tonno in Italia.


Dopo un intenso dialogo con Greenpeace, Bolton ha mosso i primi passi impegnandosi a sviluppare una politica per l’approvvigionamento sostenibile entro la fine dell’anno. L’azienda adesso deve dimostrare che non si tratta solo di promesse.


Greenpeace ha fatto ben presenti quali sono i passi necessari per attuare una politica sostenibile, ricordando come l’utilizzo di metodi di pesca sostenibili o un chiaro appoggio alla creazione di una rete di riserve marine, potrebbero fare davvero la differenza.


Cambiare è possibile! Bolton ha già eliminato dagli scaffali austriaci, olandesi e svizzeri le scatolette Riomare con tonno pinna gialla, in seguito alla richiesta dei consumatori di non vendere tonno proveniente da stock la cui conservazione desta alti livelli di preoccupazione. È ora che si adottino standard di sostenibilità che valgono per tutti i mercati.


Ci auguriamo quindi che per l’anno nuovo Riomare possa offrire ai consumatori un prodotto pescato in maniera sostenibile, così al prossimo cenone di Natale potremo utilizzare come ingrediente per le nostre ricette tonno in scatola senza aver paura di contribuire alla crisi dei nostri mari.


Giorgia Monti

(Responsabile Campagna Mare, Greenpeace Italia)