Migliaia di persone in azione contro il nucleare. È successo tra Francia e Germania. Da venerdì, Greenpeace insieme al movimento antinucleare ha ritardato la tabella di marcia del treno che trasporta scorie nucleari vetrificate provenienti dall'impianto di ritrattamento del combustibile di La Hague in Francia e dirette al sito di stoccaggio temporaneo di Gorleben in Germania. È un convoglio di 11 vagoni da 100 tonnellate, ognuno dei quali porta 28 contenitori pieni di scorie. La quantità totale di radiazioni è 10 volte più elevata rispetto a quella emessa da Cernobyl.


Tra le migliaia di attivisti ha partecipato alla protesta anche il direttore esecutivo di Greenpeace International, Kumi Naidoo, che ha parlato a 50.000 manifestanti. C’erano anche 16.000 poliziotti: scortare i rifiuti dell’industria nucleare costa milioni di euro! E non risolve nessuno dei rischi delle scorie, a quanto pare…

Con un set di foto a raggi infrarossi abbiamo infatti messo in evidenza un’anomalia termica a una ruota del convoglio, comunicando la questione a Deutsche Bahn, le  ferrovie tedesche. Ci sono stati dei controlli: secondo Deutsche Bahn nessun problema riscontrato (anzi avrebbero dichiarato che le foto di GP sono false), mentre secondo la polizia il guasto è stato riparato.


Nonostante i carri siano piombati, se si sta una sola ora in prossimità dei vagoni si riceve una dose di radiazioni equivalente al limite massimo previsto per un anno. Questa notte, 5.000 attivisti hanno dormito sulle rotaie per bloccare il treno. Due vecchietti che vivono in una casa attaccata ai binari dove il treno era fermo a 10 metri dal letto, hanno chiamato Greenpeace per misurare il livello di radioattività nella loro stanza. Nonostante l’opposizione illegale della polizia siamo riusciti a entrare e a effettuare la misurazione. Radioattività presente. A breve pubblicheremo i dati.

Intanto – dopo il nostro lunghissimo blocco - questa mattina il treno è partito e ha raggiunto Gorleben. Tutto il percorso è bloccato da contadini, abitanti del luogo o gente che è venuta da lontano per dire no a questi maledetti rifiuti  nucleari. Il treno è arrivato a Gorleben, ma la strada delle scorie è ancora molto lunga...

Alessandro Giannì
Direttore delle Campagne Greenpeace Italia