© Aghir in'Man
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Domenica scorsa abbiamo diffuso la notizia di perdite radioattive da una miniera di AREVA in Niger. Ieri abbiamo saputo che il disastro è 10 volte peggiore. Areva, l'impresa controllata dal governo francese (per oltre il 90 per cento) ha dovuto ammettere che dalle vasche della miniera Somair sono fuoriusciti per "troppo pieno" 30 milioni di litri di fango radioattivo e non 200 mila. Inoltre, l'area coinvolta è di 20 ettari e non 2 come noto finora. Ancora nessun dato ufficiale sui livelli di contaminazione.

Intanto l’Uranio che si estrae da queste miniere potrebbe finire anche nelle centrali che Berlusconi e Veronesi vogliono costruire in Italia.

Greenpeace continuerà a chiedere l’elaborazione di uno studio indipendente sulle aree attorno alle miniere del Niger, seguito da una azione di bonifica e decontaminazione delle aree coinvolte.



Giuseppe Onufrio
Direttore esecutivo di Greenpeace Italia