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Apicoltori e associazioni contro Syngenta e Bayer per difendere bando europeo dei pesticidi killer delle api

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News - 17 dicembre, 2013
Il bando europeo salva-api, che vieta parzialmente tre pesticidi neonicotinoidi, è sotto attacco da parte delle aziende che producono e vendono queste sostanze nocive per gli insetti impollinatori: Syngenta e Bayer hanno presentato ricorso alla Corte di Giustizia Europea chiedendo l’annullamento del bando.

In risposta a questo ricorso, Greenpeace International, il Coordinamento Apistico europeo Bee Life e altre quattro associazioni ambientaliste e di consumatori (Pesticides Action Network Europe, ClientEarth, Buglife e SumOfUs), hanno deciso di intervenire presso la Corte di Giustizia europea per difendere il bando.

Con il bando, che ha ricevuto anche il forte sostegno politico dei governi europei, sono stati parzialmente vietati in Europa - dal 1 dicembre scorso - tre insetticidi neonicotinoidi prodotti da Syngenta (thiamethoxam) e Bayer (imidacloprid e clothianidin). La Commissione europea ha adottato il divieto per gli impatti negativi di queste sostanze sulle api e gli altri insetti impollinatori, in base delle valutazioni scientifiche dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA): si tratta quindi di un divieto scientificamente rigoroso e giuridicamente corretto che aiuta a proteggere gli interessi degli agricoltori e dei consumatori europei.

Ma si aggiungono ulteriori prove delle diverse modalità di contaminazione da parte di alcuni insetticidi. Nel nuovo studio pilota “Gocce al veleno”, Greenpeace ha analizzato il liquido che trasuda dalle piante - chiamato acqua di guttazione - ottenute da mais trattato con due diversi insetticidi neonicotinoidi per la concia delle sementi: thiamethoxam (prodotto da Syngenta) e clothianidin (prodotto da Bayer), entrambi oggetto dal divieto europeo. Trattandosi di insetticidi ad azione sistemica, i neonicotinoidi penetrano nel sistema linfatico delle piante diffondendosi ovunque. Lo studio ha rivelato che le concentrazioni di pesticidi essudati dalla pianta nell’acqua di guttazione sono tanto alte da eguagliare o addirittura superare le concentrazioni di principi attivi raccomandate dalle aziende per l'utilizzo in forma spray nelle formulazioni commerciali.

Questo significa che si tratta di una ulteriore modalità di esposizione ai neonicotinoidi potenzialmente letale per le api, che va ad aggiungersi ai già noti e inaccettabili rischi legati a queste sostanze. Il liquido di guttazione, infatti, è una delle fonti di approvvigionamento di acqua per il singolo insetto o per la colonia e, quando proveniente da colture trattate, potrebbe rappresentare un serio pericolo per le api perché i residui di pesticidi rinvenuti sono tali da poter uccidere un insetto con una sola assunzione.

L'attuale bando europeo quindi non è solo giustificato, ma deve diventare permanente ed essere rafforzato, estendendolo anche ad altre sostanze nocive per api e impollinatori.

Bayer e Syngenta hanno scatenato i loro avvocati per bloccare il bando, ma questo primo e necessario passo per proteggere le api in Europa va difeso dagli attacchi delle aziende che perseguono i propri interessi  a scapito dell’ambiente e del nostro cibo.

Scarica il rapporto “Gocce al veleno”: www.greenpeace.org/italy/Gocce-al-veleno/

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