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Contaminazione OGM in USA. L'Italia deve controllare l'import

News - 31 maggio, 2013
Un agricoltore dell'Oregon ha scoperto la presenza di frumento OGM non autorizzato nei suoi campi. Si tratterebbe di frumento OGM Roundup Ready della Monsanto, ha riferito il dipartimento dell'agricoltura statunitense pochi giorni fa, sperimentato in campo fino al 2005.

venerdì 31 maggio 2013

Grain Elevators in Illinois © Stephen Carrera / Greenpeace

 

Il frumento OGM Roundup Ready non è stato sperimentato solo in Oregon. Dal 1998 al 2005, infatti, le sperimentazioni sono avvenute anche in Arizona, California, Colorado, Florida, Hawai, Idaho, Illinois, Kansas, Minnesota, Montana, Nebraska, North Dakota, South Dakota, Washington e Wyoming. In nessuno di questi Stati, però, il mais incriminato ha ottenuto l'autorizzazione alla coltivazione e al consumo.  

Questa storia firmata USA potrebbe avere ripercussioni anche in Italia.

Pensate che nella campagna approvvigionamenti 2011/2012 l'Italia ha importato dagli Stati Uniti oltre 360 mila tonnellate di frumento. Un bel rischio, vista la grave situazione statunitense e il pericolo di contaminazione diffusa. Per scongiurare la possibilità che i consumatori italiani acquistino accidentalmente farine e derivati con OGM non autorizzati, è necessario testare ogni nuovo import dagli Stati Uniti.

Lo diciamo da tempo: una volta immessi in ambiente, gli OGM sono fuori controllo. Come accaduto in Oregon, dove dopo oltre un decennio la contaminazione è sempre lì. E questo è solo l'ultimo di una lunga serie di episodi analoghi.

Inutile dire che le finte rassicurazioni dei responsabili della sperimentazione rispetto alla possibilità di contaminazione del frumento normale e biologico sono valse a poco. Secondo quest'ultimi la contaminazione sarebbe stata improbabile perché il polline del frumento non si diffonde molto lontano. Come definirebbero il "caso Oregon" questi esperti della contaminazione? Un miracolo della natura? La triste verità è che la contaminazione è più probabile di quanto si dica.

Per proteggere cibo, agricoltura e ambiente bisogna fermare il rilascio di OGM in ambiente. Per questo motivo ribadiamo che in Italia il governo deve adottare subito misure di salvaguardia che vietino su tutto il territorio nazionale la coltivazione del mais OGM MON810 della Monsanto.

Sicurezza ed eccellenze alimentari del made in Italy non possono correre un rischio così alto.

Leggi il rapporto “Sperimentazioni di OGM in ambiente: un affare rischioso (e costoso)

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