News - 22 novembre, 2012
Pubblichiamo la diciottesima edizione dell'eco-guida ai prodotti elettronici. Buone le prestazioni di Wipro, HP e Nokia. Peggiorano Dell e Apple che si classificano rispettivamente al quinto e sesto posto, mentre per l'ultimo in classifica nessuna novità: è sempre Blackberry RIM.
Sedici le aziende in classifica, valutate su tre criteri ambientali: consumi energetici, sostenibilità ambientale dei prodotti e sostenibilità delle politiche aziendali.
Tanti i miglioramenti ottenuti dal 2006 a oggi, come l'eliminazione delle sostanze pericolose dai prodotti, e tante le cose ancora da migliorare:
le imprese dell'elettronica devono fare di più per porre fine all'uso di energia sporca nel loro ciclo produttivo, una delle cause dei cambiamenti climatici. La prossima grande sfida ambientale per le aziende di elettronica di consumo è
ridurre la produzione di gas serra, il che significa prodotti costruiti e alimentati con
energia rinnovabile. E in questo senso si è mossa l'azienda indiana Wipro, che fa il suo ingresso nella versione internazionale dell'eco-guida guadagnando il primo posto.
Wipro impiega le energie rinnovabili e promuovere delle politiche energetiche verdi in India. È impegnata anche nella raccolta e nel
riciclaggio dei rifiuti da prodotti post-consumo e nell'
eliminazione di sostanze pericolose dai propri articoli. Un impegno che la rende un punto di riferimento per l'elettronica verde.
Una nota di merito ai progressi di
Acer, produttrice taiwanese di computer, che risale dal nono al quarto posto per gli impegni ambiziosi di
riduzione delle emissioni di gas serra, sia nella produzione che nella catena di fornitura.
Male Dell, Apple e Blackberry RIM. Le prime due perdono posizioni mentre l'azienda produttrice di smartphone resta all'ultimo posto.
L'eco-guida di Greenpeace non assegna punteggi su prodotti specifici, ma valuta le politiche generali e le pratiche dell'azienda per fornire al consumatore una fotografia della sostenibilità dei più grandi nomi del settore.