Questo sito utilizza cookie tecnici propri per migliorare la tua navigazione e cookie di terze parti per analisi statistiche e condivisione dei contenuti. Procedendo con la navigazione acconsenti all'uso di tutti i cookie. Per saperne di più clicca qui.

In piazza con il popolo delle rinnovabili per un'Italia più sostenibile.

News - 20 aprile, 2011
Oggi siamo scesi in piazza al fianco dei lavoratori delle rinnovabili che, insieme allo sviluppo sostenibile del Paese, vedono lentamente andare in fumo il loro futuro occupazionale. Al mattino davanti al ministero dello Sviluppo Economico, nel pomeriggio davanti al Parlamento per chiedere al governo di sostenere la green economy nazionale.

Greenpeace in piazza a Roma.

In questi giorni, a voler seguire le giravolte del Governo italiano c'è di che farsi girare la testa. Tra veri o presunti dietrofront sul nucleare, tra promesse di incentivo alle energie pulite che vengono regolarmente disattese, c'è  un settore, in Italia, che occupa 140.000 persone, che è strategico per il futuro del paese tanto in termini ambientali quanto in termini economici e sociali: e che è completamente paralizzato da oltre un mese e mezzo.

L'esecutivo guidato dal sig. Berlusconi, per mano di un ministro sino a oggi sconosciuto ai più, Paolo Romani, ha emanato il 3 marzo scorso un decreto che ha sospeso in un sol colpo l'intera cornice normativa, ed economica, all'interno della quale agivano le imprese che producono energia da fonti rinnovabili in Italia.

Ovvero: ha semplicemente reso impossibile - perché incerto, indefinito - il loro lavoro. Ha congelato, via decreto, 40 miliardi di investimenti in green economy, ha messo a rischio un'intera filiera industriale, vitale, diversificata e diffusa.

Tanto nella manifestazione del mattino, indetta dai sindacati, quanto in quella del pomeriggio, promossa da SOS Rinnovabili, Greenpeace ha incontrato lavoratori e cittadini che credono in uno sviluppo del Paese diverso, alternativo al carbone, alle fonti fossili, al nucleare. E ha dato loro pieno appoggio.

La partita per le energie pulite e lo sviluppo sostenibile la giochiamo insieme: ambientalisti, cittadinanza consapevole, imprenditori della green economy, lavoratori. E la giochiamo contro un governo che proprio oggi, mentre si tenevano queste proteste, ha diffuso la bozza del decreto con il quale si dovrebbe definire un nuovo sistema di incentivi alle fonti rinnovabili. "Disastroso", al momento, è il solo termine che ci sovviene per definirlo.
Ma troveranno la nostra ferma opposizione. E con noi quella di molti altri.

Entra in azione:

Chiedi ai Ministri Tremonti, Prestigiacomo e Romani di cancellare immediatamente i provvedimenti disastrosi adottati contro le rinnovabili.

Categorie