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Orsi polari a Palazzo Chigi

Attivisti di Greenpeace, travestiti da orsi polari, chiedono al governo di sostenere obiettivi vincolanti per le rinnovabili

News - 5 marzo, 2007
In inverno è già primavera. Il ghiaccio si assottiglia. E due orsi polari di Greenpeace stazionano di fronte a Palazzo Chigi. Il cambiamento climatico è un'emergenza. Gli attivisti chiedono a Prodi di sostenere l'adozione di obiettivi vincolanti per lo sviluppo delle fonti rinnovabili. Occorre una "rivoluzione energetica" pulita e radicale. Ora o mai più.

Attivisti di Greenpeace travestiti da orsi polari, in azione davanti a Palazzo Chigi per denunciare i rischi del cambiamento climatico e chiedere al Governo Italiano obiettivi vincolanti per lo sviluppo delle fonti rinnovabili.

Il prossimo 8 marzo si terrà il “Summit europeo di Primavera”, in cui verrà deciso il futuro energetico dell'Europa. Per abbattere le emissioni di gas serra del 30 per cento al 2020 è necessario puntare con decisione sulle fonti rinnovabili da subito. Il governo, dunque, dovrà appoggiare la proposta della Commissione europea che prevede obiettivi vincolanti al 2020.

Gli orsi polari ricordano che l'Artico è  tra le aree del pianeta maggiormente colpite dal riscaldamento globale: il ghiaccio marino artico si è assottigliato del 40 per cento e ogni anno si perde un'area pari alla superficie dell'Olanda. Per l'Organizzazione meteorologica mondiale, inoltre, questo è "L'anno internazionale dei poli 2007-2008".

Nei giorni scorsi anche il presidente del Parlamento europeo, Hans Gert Poettering, ha sollecitato i capi di Stato ad adottare soglie vincolanti per l'uso delle energie rinnovabili. Greenpeace accoglie con favore le parole del Presidente, secondo cui non si tratta solo di una sfida politica ma anche di assumere decisioni moralmente responsabili, che consideriamo un dovere nei confronti delle future generazioni.

Il segretario generale delle Naziono Unite, Ban Ki-moon, ha dichiarato che il cambiamento climatico è pericoloso quanto la guerra

Il "summit di primavera" sarà l'occasione per prendere decisioni fondamentali in campo energetico. Fonti rinnovabili ed efficienza energetica sono l'unica soluzione possibile. Per dimezzare entro il 2050 le emissioni di gas serra. Per sciogliere i nodi di una drammatica dipendenza energetica dall'estero. Per rilanciare la competitività e l'occupazione. Per garantire un futuro sicuro a tutti i cittadini europei.

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