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Attivista ferito da pescatori di tonno rosso

News - 4 giugno, 2010
Ferito un nostro attivista durante un blitz a Malta contro i pescherecci di tonno rosso. Gli attivisti su sette gommoni cercavano di sommergere uno dei lati di una rete da pesca a circuizione calata in mare, per liberare i tonni catturati. Questa specie è ormai sull'orlo del collasso!

Attivisti di Greenpeace aggrediti da pesherecci a largo di Malta.

Non appena iniziata l'operazione, altri pescherecci accorsi sul posto hanno cercato di fermare la protesta pacifica. Due dei gommoni, con a bordo attivisti di diverse nazionalità, sono stati tagliati con dei coltelli e sono affondati. L'attivista australiano è stato ferito a una gamba con un uncino lanciato da uno dei pescherecci. L'attivista trasportato in elicottero a un ospedale a Malta si trova adesso in buone condizioni.

Abbiamo fermato questa operazione di pesca con una forte azione di protesta perchè la situazione è critica: senza azioni urgenti il tonno rosso rischia di scomparire dai nostri mari. Le nostre navi - Rainbow Warrior e Arctic Sunrise - si trovano adesso nel Mediterraneo per fare ciò che politici e organi di gestione della pesca non hanno fatto.

Continueremo a fare azioni in mare fino alla fine della stagione della pesca nel Mediterraneo, prevista per il 15 giugno. Le tonnare volanti italiane non ne saranno interessate, in quanto quest'anno l'Italia - unica tra i paesi Europei - ha deciso di lasciare a terra la sua imponente flotta di pescherecci.

Chiediamo che in tutto il Mediterraneo si chiuda immediatamente la pesca al tonno rosso e che si creino riserve marine in zone chiave di riproduzione in modo da permettere alla specie di recuperarsi da decadi di sovra-sfruttamento.

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