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Banca nucleare BNL

News - 23 ottobre, 2010
Roma, Italia — In tutta Italia i nostri volontari manifestano per chiedere al gruppo bancario BNP Paribas - che in Italia controlla BNL - di fermare i suoi "investimenti radioattivi". In particolare Angra3 in Brasile, un reattore nucleare obsoleto, illegale e pericoloso.

 

I volontari di Greenpeace manifestano per chiedere al gruppo bancario BNP Paribas - che in Italia controlla BNL - di fermare i suoi "investimenti radioattivi".

I volontari in 29 città - tra cui Milano, Torino, Roma, Firenze, Napoli e Palermo - hanno distribuito volantini informativi ai passanti e delimitato l'ingresso alle banche con nastri segnaletici e la scritta "Stop agli investimenti radioattivi".

BNP è il principale finanziatore di progetti nel settore nucleare a livello mondiale e sta decidendo di finanziare, assieme ad altre banche francesi, la costruzione del controverso reattore Angra3, a soli 150 chilometri da Rio de Janeiro, per un valore complessivo 1,1 miliardi di euro.


 

Angra3 deve essere fermato. Quell'impianto usa tecnologie così vecchie, addirittura precedenti al disastro nucleare di Cernobyl del 1987, che non potrebbe essere costruito in Europa perché non a norma. Nessun miglioramento o intervento progettuale potrebbe portare quest'impianto nemmeno vicino ai livelli di sicurezza declamati per il progetto EPR.

Perché una banca europea come BNP/BNL dovrebbe adottare un doppio standard motivando il suo investimento nell'EPR proprio con la presunta sicurezza del progetto e investendo poi in una catapecchia nucleare?

Nessuna analisi dei rischi è stata condotta dai proprietari dell'impianto ed esiste una sola strada di collegamento, peraltro soggetta frequentemente a frane. E poi anche per l'impianto di Angra3, come per tutti gli impianti esistenti, non è ancora stato risolto il problema delle scorie, la cui letale radioattività permane per millenni.

La nostra campagna è partita il 16 ottobre scorso. I volontari in tutta Europa hanno attaccato adesivi innanzi alle filiali del gruppo BNP con un messaggio per i clienti della banca: sapete cosa fa la vostra banca con il vostro denaro?

 

I clienti del Gruppo BNP, e in Italia di BNL, hanno il diritto di sapere come la banca utilizza il denaro depositato e di chiedere di fermare gli investimenti nel settore nucleare. Il Brasile, come l'Italia, non ha bisogno dell'elettricità prodotta dal nucleare, disponendo di abbondanti risorse rinnovabili come il vento, l'idroelettrico e le biomasse, tutte meno costose e infinitamente più sicure.

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