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Spagna. In azione contro il carbone

News - 6 ottobre, 2008
Attivisti di Greenpeace hanno abbordato oggi la nave carboniera "Windsor Adventure", in arrivo dalla Colombia e diretta nel porto di Gijon, nel nord della Spagna, per protestare contro la forte dipendenza del Paese dal carbone. Si tratta del combustibile fossile con le più alte emissioni di gas serra: circa un terzo delle emissioni mondiali di CO2 viene dal carbone.

Greenpeace in azione in Spagna contro una nave carboniera.

Gli attivisti hanno dipinto sulle fiancate della nave il messaggio "Quit Coal". Greenpeace Spagna ha anche pubblicato il rapporto "Il carbone in Spagna, un futuro nero", sviluppato da Ecofys, in cui denuncia che ogni anno il Governo importa dall'estero circa 24 milioni di tonnellate di carbone e versa all'industria sussidi per circa 2,5 miliardi di euro. Molto più di quanto riceve l'industria delle rinnovabili.

La Spagna - come negli altri Paesi europei - rilascia all'industria del carbone permessi a emettere CO2 gratuitamente, minando l'implementazione di misure concrete per la riduzione delle emissioni. È impossibile contrastare il cambiamento climatico se non si pone fine ai sussidi di cui gode l'industria inquinante. In Italia le fonti fossili ricevono ancora 3,7 miliardi di euro, pagati dai contribuenti attraverso l'inganno del CIP6.

L'attività in Spagna arriva un giorno prima del voto del Parlamento europeo sul "pacchetto energia" che fissa obiettivi vincolanti al 2020 per la riduzione delle emissioni e lo sviluppo delle rinnovabili. Greenpeace chiede ai Paesi europei un impegno concreto a ridurre le emissioni di gas serra del 30% al 2020. I permessi a emettere CO2 devono essere assegnati su base d'asta e non più rilasciati gratuitamente. Gli obiettivi per lo sviluppo delle fonti rinnovabili al 2020 non devono essere annacquati in nome della flessibilità.

Per salvare il pianeta da impatti climatici irreversibili occorre stabilizzare le emissioni di CO2 al 2015, e dimezzarle al 2050. È necessario dunque impedire l'apertura di nuovi impianti a carbone e avviare una rivoluzione energetica fondata su rinnovabili ed efficienza energetica, nel più breve tempo possibile. Ogni anno perso è un passo falso nelle risoluzione della crisi climatica.

Questo autunno, in vista della conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, la nave Rainbow Warrior di Greenpeace porterà il messaggio "Quit Coal" in tutta Europa, da Israele fino in Polonia.

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