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Cerchi nei campi contro il mais alieno

Dopo il riso, la contaminazione Ogm rischia di investire anche il mais

News - 4 ottobre, 2006
Strani cerchi e lettere gigantesche sono comparsi in alcuni campi di mais in Spagna, Messico e nelle Filippine. Ma dietro questi simboli non ci sono misteri, né presenze aliene o messaggi in codice. Il messaggio è chiaro. E proviene da Greenpeace: "No alla contaminazione degli Ogm".

A Jocotitlan, in Messico, attivisti di Greenpeace hanno tracciato un enorme NO per protestare contro la Monsanto, il colosso del biotech.

A Zuera, in Spagna, gli attivisti hanno tracciato un grande cerchio in una zona fortemente minacciata dalla prossimità di un campo sperimentale. A Isabela, nelle Filippine hanno disegnato una M barrata per segnalare una zona vietata alla Monsanto. A Jocotitlan, in Messico, un enorme NO è il segno della protesta contro il colosso del biotech.

A fianco degli attivisti protestano anche i contadini locali contro la campagna di sensibilizzazione della Monsanto a favore del mais Ogm e al suo tentativo di introdurre sementi geneticamente modificate che potrebbero contaminare le varietà di mais tradizionali.

I numerosi casi di contaminazione dimostrano che le industrie del biotech non sono in grado di controllare la diffusione degli organismi geneticamente modificati. Le colture transgeniche rappresentano una grave minaccia per gli agricoltori poiché, oltre alla perdita della biodiversità, rischiano di concentrare le risorse alimentari mondiali nelle mani di poche multinazionali.

Già la contaminazione da riso geneticamente modificato ha provocato disastri ai contadini cinesi e americani, generando allarme nei mercati europei. Le autorità competenti non possono permettere che si ripeta la stessa cosa con il mais. Riso e mais sono due alimenti base ed è per questo fondamentale fermare la loro contaminazione. Una volta che gli Ogm entrano nella catena alimentare, diventa difficile e costoso eliminarli: occorre quindi prevenire la contaminazione a monte.

Poche settimane fa Greenpeace ha chiesto di sospendere le importazioni di riso dagli Usa e dalla Cina a tutela dei cittadini europei che rischiano di mangiare varietà illegali e non ancora testate di prodotti Ogm come il riso cinese che contiene la proteina Cry1Ac e quello della Bayer LL601.

In una lettera a Greenpeace la Ebro Puleva, maggiore azienda risicola al mondo, ha dichiarato di aver bloccato tutte le importazioni di riso dagli Stati Uniti e dalla Cina a causa della contaminazione. La decisione della Ebro Puleva dimostra quanto sia  reale e oneroso il rischio di contaminazione. I governi dei Paesi dove si coltivano o importano Ogm non devono più esporre agricoltori, consumatori e ambiente a questi enormi rischi, intensificando i controlli e rafforzando le normative.

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