News - 6 dicembre, 2006
Greenpeace aggiorna la sua "Eco guida ai prodotti elettronici". La Apple scivola all'ultimo posto, ma la nuova classifica mostra un dato complessivo interessante. Molti grandi colossi dei computer e della telefonia cellulare stanno prendendo degli impegni concreti: la tutela dell'ambiente e della salute dei consumatori sta diventando un fattore di vera competizione tra le aziende. È partita la corsa per produrre Pc e cellulari più ecologici. E cambiare il mercato con le regole del mercato.
Lo smaltimento dei rifiuti elettronici e l'impiego di sostanze chimiche pericolose nella produzione di prodotti tecnologici come personal computer e cellulari rappresentano una vera e proprio emergenza ambientale.
La guida, lanciata ad agosto, premia le aziende che non fanno uso di sostanze chimiche pericolose e contribuiscono al riciclaggio dei rifiuti elettronici. Il panel include 14 aziende leader nel settore dei computer e della telefonia cellulare. Il punteggio viene assegnato in base alle informazioni disponibili sui siti web delle aziende, valutando con maggiore attenzione l'eliminazione delle sostanze pericolose rispetto al riciclaggio, perché, senza sotituzione dei composti tossici non è possibile un riciclaggio sicuro dei componenti.
Nokia rimane in testa alla classifica, con una politica all'avanguardia sia sul fronte delle sostanze chimiche impiegate che su quello dello smaltimento dei rifiuti elettronici. L'azienda finlandese deve ancora comunicare però quando eliminerà il PVC in tutti i suoi prodotti. Motorola è l'azienda che ha fatto i maggiori passi avanti da quando è stata lanciata la guida di Greenpeace, passando dal penultimo al quarto posto. A settembre la HP era stata retrocessa nella guida perché l'unità scientifica di Greenpeace aveva rilevato, in uno dei prodotti HP, la presenza di un ritardante di fiamma bromurato - il decaBDE - che l'azienda sosteneva di aver eliminato. L'azienda però si è subito attivata per indagare sul problema e la penalità è stata tolta. Acer e Lenovo, due tra i maggiori produttori di Pc, si sono impegnati a eliminare la maggior parte dei composti pericolosi dai loro prodotti.
Rispetto alla prima edizione della guida, la maggior parte delle aziende supera, nelle valutazioni, la sufficienza. Solo in cinque arrancano. A fondo classifica, fanalino di coda, troviamo la Apple, che perde diverse posizioni rispetto ad agosto e conferma di essere più interessata al design che alla tutela dell'ambiente.