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G8. Deludente compromesso sul clima

News - 7 giugno, 2007
Un'occasione mancata per il clima. Il summit si conclude con un accordo di compromesso, che non risolve il problema. Questa mattina 24 attivisti a bordo di 11 gommoni hanno chiesto ai grandi del mondo di abbattere le emissioni di CO2 e scongiurare la minaccia dei cambiamenti climatici. Senza perdere altro tempo. Ma evidentemente la prevenzione dei cambiamenti climatici non è un affare abbastanza redditizio.

Attivisti di Greenpeace in azione al G8.

La spettacolare azione era iniziata nella tarda mattinata. Gli attivisti hanno violato la zona rossa, cercando di raggiungere la spiaggia di Helingendam, dove era in corso il summit. La polizia tedesca è intervenuta. Due gommoni di Greenpeace sono stati tamponati. Tre attivisti sono rimasti feriti.

I cambiamenti climatici rappresentano la più grande minaccia per la pace, lo sviluppo economico e l'ambiente. I grandi del mondo devono assumersi le proprie responsabilità nella lotta ai cambiamenti climatici. I Paesi del G8 sono responsabili di oltre l'80 per cento delle emissioni storiche di gas serra ed emettono il 40 per cento delle attuali quantità di CO2. Le emissioni pro-capite nei paesi G8 sono tra le più alte del mondo, con in testa gli Stati Uniti, che producono circa 20 tonnellate di CO2 per persona all'anno.

Greenpeace condanna i leader presenti al G8 per aver mancato l'opportunità storica di incidere sui cambiamenti climatici. Serviva un accordo per mantenere l'aumento delle temperature sotto i due gradi centigradi, rispetto ai livelli pre-industriali.