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Fenomeno Galanzino. Non voleva forzare nel Gobi: è arrivato secondo.

Ottimo risultato di Galanzino nella Gobi March, prima gara dello slam dei 4 deserti

News - 6 giugno, 2006
Aveva dichiarato di non voler forzare troppo. Aveva detto che il suo obiettivo era di arrivare in fondo alla prima della quattro competizioni che compongono lo slam della 4 deserti. E invece Francesco Galanzino - testimonial della campagna Energia e Clima di Greenpeace e unico italiano in gara - la Gobi March non soltanto l'ha completata, ma l'ha affrontata da vero protagonista, con determinazione e coraggio, conquistando, dopo 250 chilometri di corsa nel deserto, il secondo posto assoluto dietro Byeung Sik Ahn.

Francesco Galanzino, 45 anni, è un imprenditore di Tortona sposato con Simona e padre di Giacomo e Giulio. Istruttore di arrampicata sportiva con innumerevoli vie di roccia e cascate di ghiaccio all'attivo nelle Alpi italiane e francesi, Galanzino ha effettuato numerose spedizioni in alta quota in Pakistan e Bolivia. Nel 2005 ha corso oltre 2.500 Km e partecipato a diverse gare di trail running con ottimi risultati. È stato tedoforo per le Olimpiadi Invernali di Torino 2006.

È stata una prova davvero massacrante per i corridori. Durante la quarta tappa, in particolare, il vento tagliente del deserto del Gobi si è fatto sentire: "Dovevo camminare accucciato per non essere sparato a terra come un sacchetto della spesa in plastica", racconta Francesco dopo l'arrivo. Le dune del Gobi inoltre sono terribili. Le trovi subito davanti altissime e la sabbia grigia ti smeriglia le gambe.

Galanzino aveva con sé solo un piccolo zaino con i viveri di una settimana. L'atleta è una "macchina" molto efficiente: con 25.000 calorie - che corrispondono a 3 litri di gasolio - Francesco ha percorso 250 chilometri in condizioni estreme; un'utilitaria ne avrebbe percorso sessanta, mentre un SUV avrebbe ceduto il passo dopo appena 25 chilometri. Galanzino ha dimostrato di essere una "macchina" anche molto competitiva, portando a casa un risultato che, sul piano agonistico e sportivo, è davvero importante, considerando anche la differenza di età - ben 12 anni - tra Francesco e il corridore sudcoreano che ha vinto la gara.

Il prossimo appuntamento ci porterà nel deserto di Atacama, in Cile. Galanzino è il primo corridore al mondo a tentare lo slam della 4 deserti nell'arco di soli sette mesi. E ha deciso di correre come testimonial di Greenpeace, per denunciare i problemi legati ai cambiamenti climatici indotti dalle attività dell'uomo e promuovere una rivoluzione dell'energia basata sul risparmio energetico e sull'utilizzo delle fonti rinnovabili.

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