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Inceneritori: 30.000 firme per dire no ai sussidi

Conferenza stampa a Roma sul tema dell'incenerimento dei rifiuti

News - 28 settembre, 2006
Si è tenuta oggi a Montecitorio una conferenza stampa sul tema dell'incenerimento dei rifiuti, presieduta da Greenpeace e dalla Rete Nazionale Rifiuti Zero, che hanno consegnato quasi 30.000 mila firme ai Presidenti di Camera e Senato per chiedere l'abolizione delle sovvenzioni agli inceneritori.

Greenpeace ha raccolto 30.000 firme per dire no ai sussidi statali a favore degli inceneritori, che, secondo i dati ufficiali, emettono più CO2 della media delle altre fonti di energia.

La produzione elettrica da incenerimento dei rifiuti riceve infatti sovvenzioni sia attraverso i costi di smaltimento che grazie agli incentivi destinati alle fonti rinnovabili. Un vero e proprio  paradosso che grava sulle tasche dei cittadini, costretti a pagare nella bolletta energetica una "tassa invisibile" che finanzia i termovalorizzatori, invece di promuovere lo sviluppo delle fonti rinnovabili.

Ma non è tutto. C'è infatti un altro grande paradosso: secondo i dati ufficiali della Convenzione quadro sui cambiamenti climatici, gli inceneritori emettono, a parità di energia prodotta, più anidride carbonica rispetto alla media delle altre fonti energetiche [ vedi tabella ]. Questo significa che gli incentivi destinati in teoria alle fonti rinnovabili - che hanno emissioni nulle di CO2 - contribuiscono, in realtà, ad aumentare le emissioni, allontanandoci dal rispetto delle scadenze e degli impegni previsti dal Protocollo di Kyoto.

La soluzione ideale, secondo Greenpeace, è portare allo smaltimento finale meno rifiuti possibili, incentivando la strategia delle 4R, Riduzione a monte dei rifiuti, Riutilizzo dei beni, Raccolta differenziata, Riciclo dei materiali.