Questo sito utilizza cookie tecnici propri per migliorare la tua navigazione e cookie di terze parti per analisi statistiche e condivisione dei contenuti. Procedendo con la navigazione acconsenti all'uso di tutti i cookie. Per saperne di più clicca qui.

Tesori nascosti in alto mare

News - 30 ottobre, 2009
Dal 3 al 5 novembre si terrà a Marrakesh il prossimo incontro delle Parti della Convenzione di Barcellona. Saremo presenti anche noi. La nostra responsabile della Campagna Mare, Giorgia Monti, parlerà dell'importanza di proteggere aree particolarmente sensibili e ricche di biodiversità nel Mediterraneo, come il Canale di Sicilia.

Il Canale di Sicilia è un'area particolarmente sensibile e ricca di biodiversità nel Mediterraneo.

La Convenzione di Barcellona è il principale accordo internazionale per la protezione del Mediterraneo. La nostra delegazione sosterrà la necessità dell'istituzione di una rete di riserve marine e lo sviluppo di un nuovo modello di "governance" integrata per salvaguardare il fragile ecosistema marino del Mediterraneo.

Il Mediterraneo rappresenta solamente lo 0.7 per cento della superficie marina globale, ma ospita circa il 9 per cento delle specie marine conosciute. Oggi, purtroppo, si trova in uno stato di grave degrado per diverse ragioni:

- l'impatto di attività di pesca eccessive e distruttive;

- inquinamento;

- esagerato sviluppo costiero;

- cambiamenti climatici.

Nonostante gli stati mediterranei si siano impegnati ad avere una rete attiva di aree marine protette entro il 2012, meno dell'1 per cento del Mediterraneo è davvero protetto.

All'incontro in Marocco saranno presenti i rappresentanti per l'ambiente dei vari paesi del Mediterraneo, tra cui l'Italia, chiamati a sviluppare un piano concreto per la designazione di aree marine a speciale protezione. Come contributo a questo processo, abbiamo condotto uno studio che dimostra il grande valore biologico del Canale di Sicilia. Questa estate la Rainbow Warrior ha navigato nel canale raccogliendo una notevole documentazione fotografica di questi habitat unici.

Due giorni fa abbiamo inviato una lettera al Ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, con una copia dei documenti che presenteremo in Marocco. Affinché il canale di Sicilia possa essere dichiarata area a protezione speciale, il governo italiano dovrà presentare entro il 2011 agli stati aderenti alla Convenzione di Barcellona, una proposta congiunta con un altro stato del Mediterraneo.

Durante l'incontro delle Parti proporremo, inoltre, di rinnovare l'intero sistema, ora estremamente frammentato, che si occupa di gestire e proteggere il Mediterraneo. Un esempio di quanto questo cambio di rotta sia necessario e urgente è rappresentato dal pericolo di estinzione in cui ora si trova il tonno rosso, specie chiave per l'ecosistema mediterraneo.

Bookmark and Share

Categorie