Pagina - 23 agosto, 2006
Fonte di continui allarmi e tensioni è la situazione in Alaska, presso l'impianto di Prudhoe Bay proprietà di BP, uno dei giganti mondiali del petrolio. La Società ha recentemente cambiato il proprio nome da "British Petroleum" a "Beyond Petroleum" volendo così lasciar intendere che l'era dell'oro nero sarebbe già superata. Tuttavia, a quanto pare dai continui incidenti a Prudhoe Bay, non sembra che sia così.
Lo scorso marzo 2006 l'immenso impianto di estrazione di Prudhoe
Bay - è questo il maggiore impianto del nord america con una
produzione di oltre 400 mila barili al giorno che soddisfano ben
l'8 per cento del disperato fabbisogno statunitense di petrolio -
aveva rilasciato nell'ambiente oltre un milione di litri di
petrolio (circa 850 tonnellate) in seguito ad una falla nelle
condutture di un oleodotto. Questo tipo di perdite non
rappresentano eventi straordinari: l'estrazione del petrolio è
continuamente accompagnata da perdite delle condutture, esplosioni
più o meno gravi, incidenti, infortuni e anche morti tra i
dipendenti.
Proprio lo scorso 6 agosto la compagnia britannica ha annunciato
che, in seguito ad analisi effettuate sull'impianto, lo stesso
oleodotto presentava una nuova crepa dovuta a corrosione, oltre ad
altre diverse anomalie. In seguito alla scoperta BP ha dunque
deciso di chiudere metà dell'impianto di Prudheo Bay, così da
consentire le operazioni di riparazione dell'oleodotto. La
produzione è scesa a 185 mila barili al giorno e la Società non ha
rilasciato dichiarazioni in merito ai tempi necessari per riportare
la stessa ai normali livelli. Stime del governo americano parlavano
di sei mesi di stop.
Dopo circa due settimane, lo scorso 17 agosto, proprio mentre BP
stava pianificando un aumento di produzione di 20 mila barili al
giorno, un secondo incidente ha interessato l'impianto in Alaska:
un aumento improvviso di pressione in alcune condutture avrebbe
fatto cadere i tubi dalla propria sede, facendoli finire sulla
delicata tundra sottostante. Per fortuna nessuna fuoriuscita di
greggio ha sconvolto il già provato territorio. Paradossalmente
Prudhoe Bay si trova nell'Artico, dove gli impatti del cambiamento
climatico sono particolarmente evidenti e drammatici. Qui la
temperatura sta infatti salendo da tre a cinque volte più
velocemente che nel resto del pianeta e, di conseguenza, il
ghiaccio è sempre più sottile e in ritirata.