News - 27 maggio, 2011
In questi giorni 4 milioni di italiani all'estero stanno ricevendo la scheda elettorale per votare sul nucleare. La cosa assurda è che, in Italia, gli italiani ancora non sanno se gli sarà dato o no questo diritto.
Sulla lettera, contenente i quesiti referendari, che un italiano residente a Madrid ha ricevuto qualche giorno fa dall'Ambasciata d'Italia c'è la dicitura "Urgente". Siamo d'accordo. È una questione urgente: gli italiani devono sapere che c'è un Referendum il prossimo 12 e 13 giugno e devono avere la certezza che si potranno esprimere come sancito dalla Costituzione.
Chiedere la fiducia sul decreto Omnibus è stato un vero e proprio ricatto per evitare qualsiasi discussione democratica alla Camera sul nucleare. Un tema importante come quello del nucleare merita invece un'ampia e seria discussione sia in Parlamento che in tutto il Paese.
Ma la partita referendaria sul nucleare è tutt’altro che chiusa. Confidiamo nel giudizio della Corte di Cassazione che potrà ristabilire il diritto a esprimere il nostro parere su una fonte di energia costosa, pericolosa e senza futuro.
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