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A Roma orsi polari senza tetto. La provocazione di Greenpeace al G8

News - 6 luglio, 2009
Avvistati numerosi orsi polari senza-tetto, che si aggiravano per Roma, alla ricerca di cibo e riparo.

Attivisti si aggirano per Roma vestiti da orso polare.

Sono stati segnalati in particolare a Circo Massimo, via della Conciliazione, Castel Sant'Angelo e davanti al Colosseo. Alcuni disorientati in mezzo al traffico, altri sfiniti a terra con un cartello  "Vittima del riscaldamento globale".

È la provocazione di Greenpeace alla vigilia del G8, perché i leader prendano provvedimenti utili a frenare il cambiamento climatico in atto. In estate i ghiacci della calotta polare vanno rapidamente riducendosi e gli orsi stanno letteralmente perdendo la loro casa. La perdita totale della calotta polare potrebbe avvenire già dalle estati del 2030; i ghiacciai alpini scompariranno verso il 2050-2070. A quel punto anche le vittime umane del clima saranno milioni.

L'estinzione di massa delle specie viventi è solo uno degli effetti drammatici dei cambiamenti climatici segnalati dalla comunità scientifica internazionale. "Continuando così, in futuro non saremo invasi da finti orsi polari senzatetto, ma da milioni di profughi ambientali", spiega Francesco Tedesco, responsabile campagna Energia e Clima: "Il governo italiano sta dimostrando di non aver affatto compreso la drammaticità della crisi climatica in corso, che metterà a rischio il futuro di milioni di persone".

A Copenaghen occorre che tutti i Paesi industrializzati entro il 2020 si impegnino a ridurre le proprie emissioni di gas serra di almeno il 40 per cento  rispetto ai livelli del 1990 e investano verso i Paesi in Via di Sviluppo almeno 110 miliardi di euro all'anno per andare verso un sistema energetico pulito basato su fonti rinnovabili, fermare la distruzione delle foreste tropicali e tamponare gli inevitabili impatti del cambiamento climatico.