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Spie nucleari contro Greenpeace Francia

News - 1 aprile, 2009
Sono indagati per intrusione informatica ai danni di Greenpeace Francia due alti dirigenti dell'EDF, la società elettrica francese, per la maggior parte di proprietà statale. Lo rivelano oggi i media francesi. Azioni di pirateria avrebbero colpito i computer dell'organizzazione. Siamo nauseati dalla rivelazione. Queste sono tattiche da guerra fredda che dimostrano l'incapacità dell'industria nucleare di partecipare a un dibattito democratico aperto.

Spionaggio informatico a Greenpeace Francia

Le pratiche di spionaggio di EDF sono un sintomo della segretezza che circonda l'energia nucleare. Come è stato dimostrato più e più volte, la democrazia e l'industria nucleare non possono convivere. Forgiata nella fornace della Guerra Fredda, l'energia nucleare fa inestricabilmente parte dell'industria nucleare militare. Sono inseparabili.

Con il sostegno del Presidente Sarkozy, EDF, la società che gestisce tutti i reattori nucleari in Francia, sta aggressivamente promuovendo la tecnologia nucleare in tutto il mondo. Tuttavia, la proliferazione delle centrali nucleari significa minore trasparenza nel dibattito energetico.

La vicenda dello spionaggio è collegata alla diffusione di un documento tecnico, coperto da segreto miliare, che Greenpeace e l'associazione francese "Sortir du Nucleaire" hanno fatto nel 2006: l'EPR francese non resisterebbe a un incidente aereo con un jumbo jet.

I governi e le compagnie elettriche in tutto il mondo devono respingere le aperture pro-nucleari di EDF e Sarkozy e le offerte di questa tecnologia pericolosa e anti-democratica.

Bisogna abbracciare una rivoluzione energetica basata su rinnovabili ed efficienza energetica. È l'unico modo per migliorare realmente la nostra sicurezza energetica e sostenere al tempo stesso gli impegni per evitare gli effetti catastrofici dei cambiamenti climatici.