Questo sito utilizza cookie tecnici propri per migliorare la tua navigazione e cookie di terze parti per analisi statistiche e condivisione dei contenuti. Procedendo con la navigazione acconsenti all'uso di tutti i cookie. Per saperne di più clicca qui.

ENEL & carbone: un legame pericoloso

Se stai leggendo questa sezione è perché in Italia c’è chi ha un grande impatto sul clima, con le sue emissioni, ma rifiuta di prendersi carico delle proprie responsabilità. Questo qualcuno è l’ENEL, che invece di investire per far decollare le fonti rinnovabili preferisce usare ancora il carbone, la fonte energetica più nociva per il clima e la salute umana.

Il 72 per cento dell'elettricità prodotta in Italia con il carbone è fatta da ENEL; che con questo combustibile fossile produce il 41 per cento del prodotto nazionale. Greenpeace denuncia da anni questo stato delle cose, ancor più grave se si tiene conto che ENEL ha ancora oggi una forte partecipazione statale, che dovrebbe renderla partecipe dello sforzo di lotta al riscaldamento globale e di modernizzazione del settore energetico. A partire dal 2006, Greenpeace ha contrastato la scelta a favore del carbone dell’azienda elettrica, con azioni e campagne culminate – nel 2012 – nella campagna “Facciamo Luce Su ENEL”.

Con la campagna "Facciamo Luce Su ENEL" abbiamo reso pubblici gli impatti ambientali e sanitari e i costi scaricati su ambiente e cittadini del carbone utilizzato da ENEL per produrre energia elettrica.
Giuseppe Onufrio

Leggi il blog

Quest’ultima campagna, attraverso il meccanismo dell’indagine, ha messo sotto i riflettori ENEL, accumulando indizi a proposito del suo contributo all’aumento delle emissioni che stanno alterando il clima terrestre e dell’impatto sulla salute umana delle centrali a carbone di proprietà dell’azienda.

Dalla nostra indagine su ENEL è emerso che:

ENEL è il maggior emettitore in Italia di CO2: 36,8 milioni di tonnellate di CO2 emesse nel 2011 (4,6 in più rispetto alle quote assegnate all’azienda) e il quarto emettitore in Europa (78 milioni di tonnellate). ENEL, in Italia, emette una quantità di anidride carbonica pari alla somma delle emissioni attribuite al comparto dell’acciaio e del cemento, circa il 55 per cento in più di quanto attribuito ai grandi gruppi di raffinazione;

la produzione termoelettrica a carbone di ENEL è causa, in Italia, di una morte prematura al giorno e di danni al Paese (di natura sanitaria, ambientale ed economica) stimabili in circa 2 miliardi di euro l’anno; mentre in Europa quella stessa produzione causa quasi 1.100 casi di morti premature l’anno e danni per 4,3 miliardi di euro.

Questi, e altri indizi che potete approfondire attraverso i link alle pagine di questa sezione (colonna a destra), sono confluiti in un rinvio a giudizio dell’ENEL, che costituisce la base della nostra campagna.

Gli ultimi aggiornamenti

 

Abbiamo raggiunto il record mondiale per numero di commenti su Facebook

Blog di Eoin Dubsky, team web di Greenpeace International | 14 aprile, 2011 3 commenti

Abbiamo raggiunto il record mondiale per il maggior numero di commenti a un post di Facebook in un giorno ! Nelle ultime 24 ore, i nostri sostenitori hanno postato oltre 80mila commenti, in almeno 11 diverse lingue, sulla nostra ...

Il popolo delle rinnovabili

Blog di Domenico Belli, campaigner Energia e Clima | 10 marzo, 2011 3 commenti

Una di quelle giornate che non dimentichi, i volti, la passione delle migliaia di persone accorse oggi al teatro Quirino di Roma. Tutti per gridare la loro rabbia verso un Governo che in un sol colpo ha ucciso le speranze in un'Italia...

L’Ue contro frodi e scorciatoie nel mercato delle emissioni

Blog di Greenpeace Italia | 24 gennaio, 2011 3 commenti

Il sistema di scambio dei crediti di emissione è un sistema tutto interno a una logica puramente finanziaria, quindi comprensibile per gli addetti ai lavori ma molto più ostico e complicato per noi comuni mortali… In pratica,...

SI CHIAMA EOLICO LA PRIMA VITTIMA DEL DECRETO SULLE RINNOVABILI

Blog di Greenpeace Italia | 18 gennaio, 2011 9 commenti

Come volevasi dimostrare! Che ci sarebbero stati degli effetti negativi lo avevamo previsto non solo noi di Greenpeace, ma che si arrivasse già ora a questo livello in pochi potevano pensarlo. È l’amaro commento sui dati relativi alla...

Una Spagna rinnovabile. E l'Italia?

Blog di Greenpeace Italia | 14 gennaio, 2011 2 commenti

In Italia, quando si parla di rinnovabili e sistema energetico la tendenza è dare per scontato un ruolo fortemente marginale di queste ultime rispetto al totale dell'energia elettrica consumata. Si tratta di un atteggiamento diffuso,...

36 - 40 di 57 risultati.

Categorie