Dagli Appennini alle Ande, dalla Cina alla Russia. Fra maggio e giugno
otto squadre di attivisti di Greenpeace hanno intrapreso spedizioni in
altrettante aree montane e remote di tre continenti, per prelevare
campioni di acqua e neve che sono stati poi analizzati in laboratorio
al fine di verificare la presenza dei pericolosi PFC, composti poli e
per-florurati impiegati in numerosi processi industriali.