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Allarme pesca: nel Mediterraneo il 96% degli stock ittici è sovrasfruttato

Le associazioni ambientaliste chiedono all’Ue misure di emergenza immediate

Comunicato stampa - 9 febbraio, 2016
Si apre oggi a Catania, alla presenza del Commissario per l’ambiente, gli affari marittimi e la pesca Karmenu Vella, il “Seminario di alto livello sullo stato degli stock ittici del Mediterraneo”, organizzato dalla Commissione europea al fine di presentare gli ultimi dati degli esperti sullo stato degli stock ittici dell’Unione europea nel Mediterraneo.

Considerato che secondo gli esperti scientifici il 96% degli stock ittici europei del Mediterraneo è sovrasfruttato, le associazioni ambientaliste presenti al Seminario di Catania, hanno presentato una dichiarazione congiunta per chiedere al Commissario Vella di attivare subito misure di emergenza per risolvere questa allarmante situazione.

«Anni di inadeguatezza politica e gestionale hanno determinato il collasso delle risorse del  Mediterraneo e messo in ginocchio l’intero settore della pesca», dichiarano i rappresentanti di Greenpeace, Legambiente, Marevivo, MedReAct, Archipelagos, Fundacio ENT e Oceana.

«Servono scelte politiche forti e in linea con i pareri scientifici. Condividiamo gli obiettivi di sostenibilità che il Commissario Vella ha dichiarato di voler perseguire e chiediamo alla Commissione di adottare subito misure di emergenza che possano anche prevedere la  sospensione temporanea delle pratiche di pesca sugli stock ittici a rischio - come ad esempio il nasello e le acciughe -  e contemporaneamente di mettere in campo azioni a lungo termine quali piani di recupero, la creazione di aree di ripopolamento e la lotta alla pesca illegale. Solo così si consentirà il recupero  degli stock entro il 2020,  come previsto dalla Riforma della Politica Comune della Pesca», concludono le associazioni ambientaliste.

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