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Nuovo rapporto Ipcc, non c'è limite alle rinnovabili. Unico ostacolo è la politica.

Comunicato stampa - 9 maggio, 2011
Le energie rinnovabili potrebbero soddisfare fino all'80% della domanda energetica mondiale entro il 2050, anche solo utilizzando il 2,5% del potenziale energetico disponibile e le tecnologie attualmente in uso. Tuttavia persistono forti barriere di ordine politico che impediscono di utilizzare interamente questo potenziale.

Questo è quanto emerge dal nuovo Rapporto Speciale sulle Energie Rinnovabili (SRREN) [1]  pubblicato oggi dall'IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), il gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite.

Nell'elaborazione dei dati, uno degli scenari principali utilizzati è proprio quello prodotto da Greenpeace con Energy [R]evolution [2] - un progetto in collaborazione con l'European Renewable Energy Council (EREC) e l'agenzia spaziale tedesca -  nel quale si dimostra il potenziale delle energie rinnovabili sul lungo periodo.

"I dati del rapporto sono un invito ai governi ad avviare una radicale riorganizzazione delle loro politiche energetiche e a mettere le energie rinnovabili al centro dei loro piani di sviluppo. Con l'approssimarsi della conferenza internazionale sul clima (COP 17) di Durban in Sud Africa, è sempre più chiaro che il dovere dei governi è quello di essere all'altezza delle crescenti aspettative su questi temi" - ricorda Sven Teske, Direttore del settore Energie Rinnovabili di Greenpeace International e uno dei principali autori del rapporto.

"Le rinnovabili, al di là di falsi miti che ne vorrebbero nascondere il potenziale [3], possono rispondere alla crescente domanda energetica mondiale. Per questo i governi devono avviare la rivoluzione energetica predisponendo legislazioni favorevoli al loro sviluppo - afferma Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia -. Purtroppo, per quanto riguarda l'Italia, stiamo andando controcorrente, ostacolando lo sviluppo delle fonti energetiche pulite. Speriamo che il monito che viene oggi dall'IPCC induca il nostro governo a radicali ripensamenti in materia di politica energetica".

Note:
[1] si tratta di un'analisi della letteratura scientifica disponibile sulle fonti di energia rinnovabili e sul loro impatto scientifico, tecnologico, ambientale ed economico sui cambiamenti climatici. Realizzato con la collaborazione di 120 ricercatori, il rapporto prende in esame diversi scenari per sei tecnologie rinnovabili: biomasse, energia solare, energia geotermica, energia idroelettrica, energia da correnti, flussi e moto ondoso marini, energia eolica.

[2] link a Energy [R]evolution: http://www.greenpeace.org/international/en/campaigns/climate-change/energyrevolution/

[3] un briefing sui principali risultati del rapporto è disponibile sul sito di Greenpeace Italia: http://www.greenpeace.org/italy/Global/italy/report/2011/clima/Rapporto%20ipcc.pdf

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