Greenpeace chiede al governo italiano di predisporre e attuare
misure concrete e urgenti volte a fermare la massiccia importazione
di legname abbattuto illegalmente. Il nostro paese è in testa nelle
classifiche di esportazione dei mobili e circa l'80% del legname
che impiega e' di importazione. "Le strade aperte dalle compagnie
del legno sono intensamente utilizzate da organizzate bande di
bracconieri dotati di armi da guerra e di protezioni altolocate,
che stanno poco a poco vuotando le foreste della fauna selvatica.
Gorilla, scimpanzè, elefanti di foresta sono sempre più a rischio,
mentre si continuano a organizzare conferenze sulla biodiversità e
gli impegni presi non vengono mantenuti" afferma Baffoni.
L'Italia, per esempio, é il primo importatore di legname
tropicale del Camerun, paese le cui foreste, assediate
dall'industria del legno, sembrano avviate al declino. Il Camerun
risulta poi il primo paese nella classifica della corruzione.
Greenpeace ha mostrato le prove di numerosi casi di illegalità. Si
calcola che circa la metà del legname importato da questo paese
possa essere di origine illegale.
In Gabon alla data di aprile risultava che il 60% delle
concessioni forestali non avevano pagato le tasse. La Costa
d'Avorio è da ormai due anni travolta dalla guerra civile, ed il
suo territorio è ormai controllato dalle milizie armate. In questo
paese, di cui l'Italia e' il principale importatore di legname, lo
sfruttamento forestale rischia di giocare un ruolo nell'alimentare
il conflitto armato che imperversa nel paese dal settembre 2002.
Nella Repubblica Democratica del Congo la guerra resta una
minaccia, mentre la Banca Mondiale progetta di aprire
massicciamente il paese allo sfruttamento forestale.
Greenpeace ha recentemente intercettato nel porto di Anversa un
carico di legname tropicale destinato alla società di importazione
Somex, proveniente dalla compagnia del legno camerunese Ingénierie
Forestière (Ing-F). Il legname proviene dal Bacino del Congo, la
seconda foresta tropicale dopo l'Amazzonia. In queste aree
l'elefante di foresta e i grandi primati come gorilla e scimpanzè
rischiano per sempre l'estinzione. La partita di legname proveniva
da una delle più discusse compagnie del legno, ripetutamente
coinvolta in attività forestali illegali. Nel corso di una delle
proprie missioni sul campo in Africa, Greenpeace ha provato,
impiegando i sistemi satellitari GPS, come la Ing-F abbia sfruttato
illegalmente circa 1.820 ettari al di fuori dell'area assegnata. La
Ing-F però gode di appoggi potenti: si ritiene che fino a poco fa
appartenesse al figlio del Presidente della Repubblica del
Camerun.
"Non a caso, proprio il legname della Ing-F è stato recentemente
rinvenuto nei porti italiani contaminato da diossina. Ora è
innanzitutto necessario istituire dei controlli più rigorosi, al
fine di salvaguardare la sicurezza dei cittadini e il futuro del
settore, ma è evidente come sia necessaria maggiore trasparenza nel
mercato internazionale del legno, a partire da una legge che fermi
le importazione di legname abbattuto illegalmente".
Greenpeace ha denunciato, a marzo scorso, con un esposto alla
Magistratura, il pericolo della diffusione del legname di origine
africana contaminato con diossina. Il legname segato di ayous
proveniente dal Camerun è destinato ad operatori italiani del
settore. Il pentaclorofenolo, che molto probabilmente rappresenta
la prima causa di contaminazione da diossina, viene impiegato
comunemente in molti paesi del Bacino del Congo oltre che in
Camerun. Non solo, il trattamento chimico non è di norma limitato
all'ayous, ma ad altri legni teneri (fraké, framiré ecc).