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Su nucleare solo furbizia preventiva del governo

Comunicato stampa - 19 aprile, 2011
Il direttore esecutivo di Greenpeace Italia, Giuseppe Onufrio, commenta la notizia della presentazione in Senato di un emendamento che dovrebbe fermare la costruzione di nuove centrali nucleari, in attesa di "ulteriori evidenze scientifiche": «Il Governo ha paura dell'opinione degli elettori. È un caso di "furbizia preventiva" che coglie un dato reale: la forte opposizione degli italiani al nucleare».

Molti dei commenti di ministri ed esponenti della maggioranza svelano il "trucco": cercare di prendere tempo, abrogando solo alcuni punti della legge, per evitare che gli italiani si esprimano attraverso il referendum e poi tornare a riproporre il nucleare tra un anno. «Questa truffa non è accettabile», commenta Onufrio: «Piuttosto che continuare con queste manovre dilatorie, il Governo dovrebbe abrogare una volta e per sempre tutta la legge sul nucleare, prendendo impegni solenni per promuovere le fonti rinnovabili e l'efficienza energetica».

Quindi, conclude Onufrio, «se il Governo italiano volesse fare seriamente dovrebbe reintrodurre gli incentivi sulle fonti energetiche rinnovabili, al momento completamente paralizzate dallo scellerato decreto Romani. Greenpeace chiede di adottare il sistema tedesco, alzando gli obiettivi per l'eolico e il fotovoltaico».

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