Comunicato stampa - 9 settembre, 2014
Sulle trivellazioni petrolifere il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti ha affermato che in Italia è in vigore "la normativa, forse la più restrittiva d'Europa". Per
Greenpeace l’Italia sta andando invece in tutt’altra direzione.
“Sulle trivelle offshore il governo gioca sporco con i cittadini italiani e con l'Unione Europea. Se pensiamo ai rischi delle trivellazioni ci viene in mente la tragedia della Deepwater Horizon
nel Golfo del Messico. La Direttiva 2013/30/UE, d’altronde, è chiarissima al riguardo: le piattaforme sono una fonte di "rischio rilevante". Eppure, nel 2005 il governo italiano ha deciso che le trivelle sono escluse da questa categoria di rischio e per questo non sono state fatte valutazioni di impatto ambientale al riguardo. Con lo "Sblocca Italia" il problema verrà risolto alla radice: nessuna valutazione e basta. Altro che sicurezza ambientale!" commenta Alessandro Giannì, direttore delle Campagne di Greenpeace Italia.