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Vittoria storica, nucleare fermato per sempre in Italia

Comunicato stampa - 13 giugno, 2011
Greenpeace esulta per i risultati del Referendum sul nucleare. Oggi milioni di italiani hanno votato Sì, fermando una volta per tutte il piano del Governo di far tornare l'energia nucleare in Italia e spalancando la porta a un futuro che dovrà necessariamente essere basato sulle energie rinnovabili e l'efficienza energetica.

"A distanza di quasi venticinque anni dal Referendum del 1987,  l'Italia ribadisce ancora e definitivamente il proprio rifiuto all'energia nucleare - commenta Salvatore Barbera, responsabile della campagna Nucleare di Greenpeace. - È giunto il momento di seguire il modello tedesco verso un sistema energetico basato su efficienza e fonti rinnovabili".

Greenpeace chiede che i 60 miliardi di euro, necessari a sviluppare il piano nucleare del Governo che prevedeva la realizzazione di dieci reattori, vengano investiti nel settore delle rinnovabili e dell'efficienza energetica, che possono produrre più del doppio di energia elettrica e creare dieci volte più posti di lavoro.

Per esempio, investendo 60 miliardi di euro in sola energia eolica ed efficienza energetica, si può creare elettricità sufficiente per il fabbisogno di Piemonte, Toscana, Lazio e Sicilia e si possono creare 70 mila posti di lavoro in dieci anni.

"Con questo voto popolare, l'Italia è il terzo Paese del G8 a eliminare l'energia nucleare dai propri piani energetici per il futuro in poche settimane - aggiunge Aslihan Tumer, responsabile della campagna Energia di Greenpeace International. - Con il Giappone, la Germania, la Svizzera e adesso anche l'Italia che stanno abbandonando la prospettiva del nucleare, tutti i Paesi del mondo devono prendere atto che l'energia dell'atomo è arrivata al capolinea e che devono lavorare per lo sviluppo di nuove energie pulite e sicure per il futuro".

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