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Greenpeace chiede una NATO senza nucleare

Comunicato stampa - 16 aprile, 2005
Greenpeace si è unita oggi agli attivisti di "Bombspotting" in un'azione simbolica di ispezione a tre installazioni militari in Belgio per chiedere agli stati membri della Nato di rinunciare al loro arsenale di armi atomiche.

Attivisti di Greenpeace travestiti da testate nucleari durante una azione dimostrativa agli uffici della NATO a Brussel.

I luoghi prescelti per le ispezioni sono la base aerea di Kleine Brogel, il quartier generale della Nato e la sua base militare Shape, che si trova in Mons/Bergen. Gli attivisti sono vestiti da "missili ambulanti" o portano grandi occhi da "Occhi di Ispezioni di massa". Sei Paesi europei (oltre all'Italia, Belgio, Olanda, Germania, Turchia e Gran Bretgana) ospitano attualmente circa 480 bombe nucleari per l'aviazione sui loro territori. Solo tra Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna si contano 10.000 armi nucleari.

"La minaccia della proliferazione atomica è maggiore oggi che nel passato, perché i Paesi denuclearizzati che hanno aspettato invano il disarmo previsto dal Trattato di non proliferazione stanno avviando anch'essi programmi per gli armamenti nucleari - afferma Roberto Ferrigno, direttore delle campagne di Greenpeace -. Mentre da una parte si chiede all'Iran di abbandonare le proprie ambizioni nucleari, i Paesi Nato non nuclearizzati ospitano le testate atomiche statunitensi". Greenpeace chiede alla Nato di abbandonare gli armamenti nucleari, primo passo per un mondo libero dall'incubo della minaccia atomica.

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