Un dei telefoni i-phone analizzati da Greenpeace.
Il monitor del computer Lenovo L2440x ottiene il massimo
punteggio per la sua categoria, pari a 6,9 punti sul totale di 10.
Altri prodotti leader nelle rispettive categorie includono il
televisore Sharp LC-52GX5 (con 5,92 punti), il cellulare Samsung
F268 (con 5,45), lo smartphone Nokia 6210 (con 5,2), il laptop
Toshiba Portege R600 (5,57) e il desktop Lenovo ThinkCentre M58
(con 5,88).
"Siamo sulla strada giusta per produrre un prodotto verde, privo
di sostanze tossiche, durevole ed efficiente da un punto di
vistaenergetico.- Osserva Vittoria Polidori, responsabile della
campagna Inquinamento di Greenpeace- Siamo felici di vedere che
l'industria elettronica stia migliorando gli aspetti ecologici dei
propri articoli rispetto a quanto fatto negli anni passati. Nessun
prodotto, però, si attesta bene su tutte le categorie ambientali.
La ricerca del vincitore è ancora in corso."
Quindici multinazionali dell'elettronica hanno accettato di
fornire informazioni sui prodotti "più amici dell'ambiente", fra
cuiAcer, Dell, Fujitsu Siemens, Hewlett Packard, Lenovo, LG
Electronics, Motorola, Nokia, Panasonic, RIM/Blackberry, Sharp,
Samsung, Sony, Sony Ericsson e Toshiba. Sono stati valutati
cinquanta nuovi prodotti, tra cellulari e smartphone, televisioni,
computer, notebook, desktop e game console, in relazione a diversi
criteri: sostituzione di sostanze tossiche, efficienza energetica,
durata del prodotto, energia usata in fase di produzione, e
innovazione.
Greenpeace ha trovato solo pochi prodotti sul mercato che ancora
contengono la plastica in PVC e altri composti pericolosi. Oggi i
display LED, che risparmiano energia e non usano mercurio, sono
molto comuni. Nelle TV e nei monitor è usata una grande quantità di
plastica riciclata post consumo e i produttori hanno definito
programmi volontari di ritiro e riciclo dei prodotti in disuso. La
maggior parte delle aziende adotta il nuovo standard Energy Star,
il parametro migliore per l'efficienza energetica.
"Ora i punteggi sono più alti e vicini tra loro rispetto
all'indagine precedente. La sfida per rendere verdi i prodotti è
più competitiva ed essendo l'elettronica uno dei settori più
innovativi dell'industria mondiale siamo certi che il traguardo è
vicino" conclude Polidori