Comunicato stampa - 7 dicembre, 2006
Non è possibile continuare a ostacolare l'espansione dell'energia eolica e solare se non nelle aree sottoposte a vincolo paesaggistico. Solo dando un serio impulso alle fonti rinnovabili si potrà vincere la battaglia contro i cambiamenti climatici. Greenpeace e Ises Italia (International Solar Energy Society) hanno lanciato quest'appello oggi nel corso della conferenza stampa di presentazione del rapporto "Generazione eolica e solare - elettricità rinnovabile e posti di lavoro: prospettive globali e italiane", alla Sala Stampa della Camera dei Deputati, a Roma. Al rapporto hanno contribuito sul piano tecnico Epia – associazione europea dei produttori del fotovoltaico – e Gwec, che raggruppa le imprese eoliche a scala globale.
Circa il 34 per cento dell'energia mondiale potrà essere fornita dal vento entro il 2050. Il vento permetterà di "risparmiare" ben 110 miliardi di tonnellate di CO2 da qui al 2050.
Circa il 34 per cento dell'energia mondiale potrà essere fornita
dal vento entro il 2050. Il vento permetterà di "risparmiare",
ossia non emettere in atmosfera, ben 110 miliardi di tonnellate di
CO2 da qui al 2050, pari alle emissioni di anidride carbonica
dell'intera Europa in circa 25 anni. L'industria eolica è oggi
presente in ben 50 Paesi nel Mondo e anche in Italia sta crescendo,
nonostante trovi spesso un'ingiustificata opposizione delle
amministrazioni locali.
"Va superata la stagione delle moratorie sull'eolico promosse in
alcune regioni e agitate da uno pseudo-ambientalismo che non si
rende conto dell'urgenza di trovare alternative alle fonti fossili
di energia ambientalmente accettabili" afferma Giuseppe Onufrio,
direttore campagne di Greenpeace. "La bocciatura della Corte
Costituzionale della moratoria in Puglia richiede una risposta
costruttiva che favorisca il pieno sviluppo dell'eolico, pur
garantendo con opportuni vincoli le zone più delicate dal punto di
vista ambientale e paesaggistico"
L'eolico garantisce anche l'occupazione: il numero di nuovi
posti di lavoro nel mondo potrà variare tra i 480 mila e i 2,1
milioni. L'evoluzione delle tecnologie eoliche, e della
progettazione dei campi eolici, consente una migliore integrazione
nel paesaggio, una ridotta rumorosità. La progettazione opportuna
può ulteriormente mitigare gli altri impatti.
Anche il solare fotovoltaico è in forte crescita e fornirà
energia a oltre un miliardo di famiglie nel mondo entro il 2025,
creando 2 milioni di nuovi posti di lavoro già nel 2020. Nel 2005
la potenza fotovoltaica installata nel mondo ha raggiunto i 5 mila
Megawatt, con una crescita di circa il 40 per cento in più rispetto
al 2004, superiore alle stime che erano state presentate. Si
potranno così abbattere emissioni di CO2 per 2,2 miliardi di
tonnellate, pari alla chiusura di 150 centrali a carbone. "Un
pannello per ogni tetto - spiega Aldo Iacomelli Segretario Generale
di Ises Italia - è il nostro sogno. Superare l'idea dell'energia
prodotta in mega centrali e andare verso un modello di generazione
distribuita di energia. Produrre energia da fonti rinnovabili
vicino a dove si consuma, migliora l'efficienza e si abbattono i
costi"
In Italia Greenpeace e Ises chiedono che venga abbattuto il
limite alla potenza solare finanziabile attraverso il "conto
energia". "Da noi lo strumento ha avuto il merito di rilanciare
l'installazione dei pannelli solari fotovoltaici, ma va tolto il
tetto di 85 Megawatt e snellita la procedura." Infatti a fronte di
una richiesta di circa 1300 Megawatt è stata ammesso
all'incentivazione meno di un decimo della domanda.