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Generazione Cernobyl: il nuovo sito di Greenepace per non dimenticare

Comunicato stampa - 21 aprile, 2011
Tra una settimana si celebrerà il 25esimo anniversario del più grave disastro nucleare della storia: l’esplosione del reattore numero 4 della centrale di Cernobyl avvenuta il 26 aprile 1986. Oggi che l'attenzione del mondo si è spostata altrove, Greenpeace invita a non dimenticare e lancia www.generazionecernobyl.org. Sul nuovo sito le persone potranno scrivere e condividere il proprio ricordo di Cernobyl accompagnandolo con una foto o registrandolo in un video messaggio. L’obiettivo è ricordare gli effetti che un disastro nucleare può avere sulla vita di tutti noi.

La nube radioattiva di Cernobyl investì buona parte dell’Europa - compresa l'Italia - e, a distanza di 25 anni, in alcune aree soprattutto di Ucraina, Russia e Bielorussia la contaminazione radioattiva ancora persiste. Le radiazioni sono un nemico invisibile che non scompare dall’oggi al domani. Lo scorso marzo Greenpeace ha inviato una squadra di ricercatori in una regione dell’Ucraina per analizzare campioni di alimenti. Alcuni prodotti alimentari di base - latte e prodotti caseari, funghi, bacche e prodotti agricoli - sono ancora oggi contaminati e registrano tracce di radioattività oltre i limiti consentiti.

“Abbiamo scoperto che, dopo 25 anni, le persone residenti a centinaia di chilometri da Cernobyl sono ancora esposte a pericolosi livelli di radiazioni attraverso i prodotti alimentari locali - spiega Salvatore Barbera, responsabile della campagna Nucleare di Greenpeace Italia - A Fukushima stiamo verificando circostanze identiche riguardo alla contaminazione del latte e delle verdure”.
 
“Se vogliamo evitare disastri futuri – conclude Barbera – tutti i paesi devono interrompere la produzione di energia nucleare e investire nell’efficienza energetica e in fonti rinnovabili, pulite e sicure. In Italia, il governo deve smetterla con i soliti giochetti: ha annunciato una nuova legge per bloccare il referendum sul nucleare, ma sappiamo che è solo per sfuggire al voto degli italiani e poi tornare a riproporci il nucleare tra un anno.”
 
Il sito Generazione Cernobyl


Il report “Cernobyl, 25 anni dopo”

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