Comunicato stampa - 3 gennaio, 2005
L'associazione umanitaria internazionale Medici Senza Frontiere - MSF e Greenpeace stanno lavorando insieme per portare aiuti medici essenziali ai sopravvissuti al maremoto del 26 dicembre scorso. L'ammiraglia di Greenpeace "Rainbow Warrior" e il suo equipaggio di 19 persone trasporteranno attrezzature, cibo, benzina, articoli medici e personale sanitario di MSF ad Aceh, nel Nord dell'isola di Sumatra.
Greenpeace mette a disposizione la Rainbow Warrior per prestare soccorso in Indonesia, coordinandosi con l'associazione umanitaria Medici Senza Frontiere - MSF.
In quell'area, infatti, l'accesso per gli operatori umanitari si
è dimostrato molto difficoltoso. La nave è partita ieri da
Singapore e il suo arrivo nel porto di Medan è previsto per domani
mattina. A Medan l'imbarcazione sarà caricata con il materiale di
soccorso e quindi salperà di nuovo per Banda Aceh, capoluogo della
provincia più duramente colpita dal disastro.
"La costa Nord-Occidentale di Sumatra è certamente una delle
aree più duramente colpite dal maremoto, ma purtroppo fino a questo
momento è stato molto difficile per le organizzazioni umanitarie
raggiungerla - spiega David Curtis, coordinatore dell'emergenza per
MSF a Jakarta - Per salvare il maggior numero possibile di vite è
necessario un massiccio sforzo organizzativo. Speriamo che la
possibilità di utilizzare l'ammiraglia di Greenpeace per
trasportare personale e attrezzature mediche ci aiuterà a
raggiungere i superstiti delle aree più remote e isolate che
altrimenti rimarrebbero privi di aiuti. Pensiamo di utilizzare la
nave per viaggiare lungo la costa occidentale e distribuire alle
comunità locali cibo, medicinali, ripari in plastica,
zanzariereanti-malaria. La "Rainbow Warrior" trasporterà anche
benzina per permettere a MSF di rifornire gli elicotteri. Speriamo
di riuscire ad allestire una base operativa a Meulaboh, uno dei
villaggi che ha subito maggiormente la devastazione".
I volontari di MSF sono entrati a Banda-Aceh per primi, il 29
dicembre scorso: il team conta attualmente 40 persone che fanno
funzionare 4 cliniche mobili che offrono assistenza ai villaggi
lungo le coste. Secondo Ybrahim Younis, esperto di logistica del
team, "la città di Banda-Aceh è distrutta almeno per il 60% e in
certe aree mancano acqua e cibo, le strade sono ancora piene di
corpi. Nella sola città c'è una gran mole di lavoro da svolgere, ma
la situazione nei villaggi della costa nord-occidentale è
addirittura peggiore. Abbiamo valutato la situazione grazie a
ricognizioni aeree e ora stiamo iniziando a portare assistenza alle
persone che dopo la tragedia sono rimaste pergiorni senza
niente".
La Rainbow Warrior sarà usata a complemento delle attrezzature
logistiche che già comprendono elicotteri, aerei e fuoristrada.
"Vogliamo fare tutto quello che è possibile per portare soccorso
alle popolazioni di quelle aree devastate. Speriamo così di
contribuire ad alleviare le sofferenze delle persone colpite da
questa tragedia", ha detto Gerd Leipold, direttore esecutivo di
Greenpeace International. Gli sforzi di MSF per soccorrere le
persone colpite dalla catastrofe stanno incontrando grandi
difficoltà logistiche: il traffico negli aeroporti si sta
ingolfando, così i cargo con gli aiuti non riescono ad atterrare e
a fare rifornimento; ad Aceh la mancanza di combustibile rende
difficili i trasporti e anche in Sri Lanka molte strade sono
bloccate, soprattutto nell'area costiera.