Comunicato stampa - 9 marzo, 2006
Alla CeBit, la maggiore fiera al mondo dell'elettronica, in corso ad Hannover, Greenpeace ha collocato all'ingresso principale un robot gigantesco, fatto di rifiuti elettronici, per ricordare all'industria che non può continuare ad ignorare la crescente montagna di rifiuti tecnologici che produce e le serie conseguenze per l'ambiente e la salute. Greenpeace chiede all'industria hi-tech di eliminare i composti più pericolosi, inclusi tutti i ritardanti di fiamma bromurati ed il PVC.
Greenpeace e WWF affermano la necessità di introdurre nel REACH il principio di sostituzione, a tutela del diritto alla salute dei cittadini.
La direttiva europea che entrerà in vigore a luglio 2006
richiede solo l'eliminazione di 4 metalli pesanti (piombo, cadmio,
Cromo VI e mercurio) e due ritardanti di fiamma bromurati.
La Hewlett Packard ha annunciato la scorsa settimana un piano
per eliminare tutti i composti pericolosi indicati da Greenpeace
entro la fine del 2007, mostrando che esistono alternative più
sicure. Quale sarà la prossima azienda a fare lo stesso?
Il robot di Greenpeace mostra le condizioni in cui vengono
smantellati a mano i prodotti elettronici in Asia. L'Unep stima che
vengano prodotte 20-50 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici
l'anno, circa quattromila tonnellate l'ora. Greenpeace ha esaminato
le polveri delle fabbriche cinesi dove vengono smantellati i
rifiuti elettronici, trovando concentrazioni di piombo centinaia di
volte superiori a quelle delle polveri domestiche.
Aziende come Hewlett Packard, LGE, Motorola, Nokia, Samsung,
Sony e Sony Ericsson si sono impegnate a eliminare i composti
tossici dai loro prodotti nel prossimo futuro. Altre come Acer,
Apple, Dell, Fujitsu-Siemens, IBM, Lenovo, Panasonic, Siemens and
Toshiba non hanno ancora preso alcun impegno.
Notes: Leggi il piano presentato da Hewlett Packard:
http://www.hp.com/hpinfo/globalcitizenship/gcreport/products/materialinnov.html
Leggi il rapporto di Greenpeace sulle polveri da rifiuti hi-tech in Cina:
http://www.greenpeace.org/raw/content/international/press/reports/recyclingelectronicwasteindiachinafull.pdf