Comunicato stampa - 16 novembre, 2005
La Commissione dell'ONU per i Diritti Umani ha intimato alla Finlandia di fermare il taglio delle foreste primarie nella regione di Nellim, nella Lapponia settentrionale, un migliaio di chilometri a nord della capitale finlandese. In questa regione infatti, si trovano alcune delle più vaste aree di foreste primarie europee. Queste foreste sono l'habitat essenziale delle renne, alla base della sussistenza per l'unico popolo indigeno europeo, i Sami.
Le renne pascolano nelle foreste della Lapponia dove vive la popolazione dei Sami.
L'allevamento all'aperto di renne è alla base della cultura
Sami. Nel lungo inverno artico, le foreste centenarie della
Lapponia assicurano loro la sopravvivenza: sui rami e sul tronco
degli alberi cresce il lichene delle renne, che diventa il cibo
invernale di questi animali quando l'erba è irraggiungibile.
Queste foreste vengono abbattute per farne cellulosa, destinata
ad alimentare l'industria della carta.
"Malgrado la legge finlandese e internazionale, oltre a un buon
numero di accordi e convenzioni, assicuri ai Sami il diritto di
praticare la loro attività tradizionale, il pascolo delle renne in
Lapponia, negli ultimi due decenni, l'agenzia statale Metsähallitus
ha continuato a tagliare alberi in importanti foreste per le renne.
Per questo La Commissione dell'ONU per i Diritti Umani ha chiesto
alla Finlandia di fermare il taglio delle foreste primarie nella
regione. Anche un tribunale finlandese ha intimato il blocco delle
operazioni di taglio. L'agenzia forestale statale Metsähallitus ha
dichiarato che sta valutando la richiesta dell'ONU, ma intanto i
tagli continuano, tra le proteste di Sami" afferma Sergio Baffoni,
responsabile foreste di Greenpeace.