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Greenpeace in azione nei supermercati "Scottex, non buttare le foreste nel water"

Comunicato stampa - 11 novembre, 2006
Greenpeace ha organizzato oggi azioni dimostrative in una ventina di città italiane di fronte a decine di supermercati, per invitare i consumatori a non contribuire alla distruzione delle foreste boreali in Canada. Gli alberi vengono abbattuti per produrre carta igienica e fazzolettini.

Greenpeace ha protestato oggi di fronte alla direzione della Kimberly-Clark per denunciare la distruzione delle foreste primarie del Canada. La Kimberly-Clark, nota per i marchi Kleenex e Scottex e principale produttore di fazzolettini e carta igienica, dichiara di rispettare rigorosi standard ambientali, ma una ricerca di Greenpeace mette in luce una realtà molto diversa: una parte della materia prima usata dalla Kimberly-Clark proviene infatti dalle foreste primarie.

Gli attivisti hanno distribuito materiale informativo ed evidenziato con dei cartelli i prodotti da evitare. Imitando la famosa pubblicità della Scottex, gli attivisti hanno innalzato, con dei palloncini, degli striscioni con una fila di piccoli alberi  e il messaggio "Scottex. Dieci piani di distruzione".

Le località coinvolte nell'operazione sono Milano, Torino, Ravenna, Bologna, Genova, Roma, Firenze, Padova, Modena, Rimini, Salerno, Palermo, Catania e numerosi centri minori.

Kimberly-Clark è il primo produttore di carta per uso domestico: circa un terzo della cellulosa vergine utilizzata per i prodotti europei ed un quinto della propria produzione internazionale proviene dalle foreste boreali del Canada. "Circa il novanta per cento delle operazioni di taglio in questa regione avviene con il taglio a raso che prevede la completa eliminazione della vegetazione, anche in aree di foresta primaria o di alto valore biologico. Eppure la Kimberly-Clark continua a promuoverne la distruzione, perfino in presenza di valide alternative" commenta Sergio Baffoni, responsabile foreste di Greenpeace.

L'iniziativa fa seguito ad una serie di attività di protesta condotte da Greenpeace in queste settimane in Europa, Canada e Stati Uniti, tra cui il blocco della sede centrale della Kimberly Clark, a Torino, dove giovedì scorso, 25 attivisti hanno installato dieci water di fronte all'ingresso della direzione, e in ciascuno troneggiava un piccolo albero, simbolo delle foreste boreali distrutte per fabbricare carta igienica. Sul gigantesco striscione appeso da un gruppo di climber si leggeva "Kimberly-Clark non buttare le foreste primarie nel water".

Le foreste boreali del Canada si estendono dalla costa atlantica alla costa pacifica, su una superficie vasta 19 volte quella dell'Italia, e rappresentano circa un quarto delle foreste ancora intatte del pianeta. Offrono riparo a numerose specie minacciate, come il caribù e il ghiottone. Sono inoltre abitate da numerosi popoli indigeni che reclamano i propri diritti sulle terre ancestrali. In queste foreste è conservato il maggiore patrimonio terrestre di anidride carbonica sequestrata, che fa della protezione di queste foreste un passo essenziale per fermare l'effetto serra.

Greenpeace chiede alla Kimberly-Clark di incrementare sostanzialmente la percentuale di fibre riciclate nei propri prodotti, e - ove necessario - di rifornirsi di fibre vergini solo da operazioni forestali responsabili, certificate sotto gli affidabili standard del Forest Stewardship Council. Le alternative ci sono e sono realizzabili, e sul mercato sono già disponibili numerosi prodotti a base di fibre riciclate.

Other contacts: Gabriele Salari, Ufficio stampa, 348 398 8615 Sergio Baffoni, Campagna foreste di Greenpeace 348 398 8680

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