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Rapporto spadare 2004 – L'infausto ritorno delle spadare italiane

Pubblicazione - 8 giugno, 2004
Questo rapporto si basa su osservazioni fatte a giugno del 2004 da Greenpeace nei porti della Sardegna sud occidentale [ Isola di S.Antioco, porti di S.Antioco e Calasetta, e porto di Teulada ] e documenta la ripresa delle attività delle spadare nei nostri mari, a dispetto dei vari divieti esistenti sia a livello nazionale che internazionale.

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Executive summary: La rete spadara è una "rete pelagica derivante d'altura", usata per la pesca del pesce spada, con maglia molto grande, assetto positivo e un'altezza che può superare i 15 m. Viene calata in mare nelle ore serali, con una tipica disposizione a "zig-zag", indispensabile per la cattura del pesce che avviene "per avvolgimento": il pesce spada vede la rete e comincia a nuotare parallelamente ad essa, cercando una via d'uscita. I colpi di coda del pesce producono però dei vortici che "smuovono" la rete fino a rendergli impossibile il movimento.

Le reti spadare, non a caso denominate "muri della morte", sono attrezzi da pesca molto efficaci, ma assolutamente poco selettivi. Per questo motivo, ed in particolare per la specifica minaccia alle popolazioni di cetacei, queste reti sono state oggetto di varie decisioni, nazionali ed internazionali, che ne vietano l'utilizzo.

L'Italia ha avviato un piano di riconversione della flotta che utilizza reti derivanti. Tra le misure previste, il piano, criticato da Greenpeace e da altre associazioni, permetteva alle imbarcazioni interessate di imbarcare reti da posta fino ad un massimo di 5 Km di lunghezza.

Questa decisione ha reso i controlli ancora più difficili di quanto non insegni la storia passata delle spadare in Italia: una cosa, infatti, è accertare se ci sono reti a bordo, altro è accertare di che tipo di reti si tratta o verificare in che modo queste reti vengono utilizzate in mare aperto. Non c'è quindi da meravigliarsi se, immediatamente dopo l'emanazione del DM 4/4/2003 si sia assistito, nel 2004, ad un clamoroso aumento dell'attività delle spadare.

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