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Il saccheggio illegale delle foreste del camerun. Un caso studio

Pubblicazione - 23 febbraio, 2005
La Ingénierie Forestière - IngF è diventata negli ultimi anni una delle imprese più importanti del settore forestale del Camerun. Una parte considerevole del legname marcato IngF deriva probabilmente da operazioni illegali. Questo rapporto è frutto di una serie di investigazioni sul campo condotte da Greenpeace in Camerun, nella zona di Esse, per esattezza presso l’area di foresta denominata col codice VC 08 03 78 assegnata alla compagnia Ingénierie Forestière.

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Executive summary: La Ingénierie Forestière - IngF è diventata negli ultimi anni una delle imprese più importanti del settore forestale del Camerun. Nel 2000 ha ottenuto tre concessioni di sfruttamento forestale, malgrado la scarsa esperienza tecnica nel settore. Uno studio realizzato per conto della Banca Mondiale nel 2002 attribuiva il capitale della IngF a Frank Biya, figlio del Presidente del Camerun. Al momento, invece, sembra però Frank Biya non sia più proprietario della IngF.

Non è facile stimare l'esatto ammontare delle attività commerciali e di esbosco della Ingénierie Forestière, ma la lunga lista di infrazioni commesse dalla compagnia indica che una parte considerevole del legname marcato IngF potrebbe provenire da operazioni illegali.

Questo rapporto è frutto di una serie di investigazioni sul campo condotte da Greenpeace in Camerun, nella zona di Esse, per esattezza presso l'area di foresta denominata col codice VC 08 03 78 assegnata alla compagnia Ingénierie Forestière.

Lo sfruttamento della foresta in questa zona va ben al di là dei limiti legalmente concessi. Nell'ambito di una serie di missioni sul campo organizzate tra il mese di marzo e il mese di aprile del 2004 in diverse concessioni forestali del Camerun, il 6 aprile è stata effettuata una missione finalizzata alla verifica finale dei dati già assemblati e alla raccolta della documentazione relativa allo sfruttamento forestale nell'area di tale concessione.

L'investigazione si è inizialmente concentrata sulla rilevazione dei punti GPS lungo le piste di taglio e i tracciati di trascinamento dei tronchi, indicando e fotografando la presenza di tronchi abbandonati [ con o senza martello forestale ], aree di stoccaggio ecc. Contemporaneamente, allo scopo di ottenere una visione completa degli impatti dello sfruttamento forestale sulle comunità locali, sono state condotte interviste nei villaggi dell'area. Le informazioni sono state raccolte allo scopo di verificare le metodologie di sfruttamento forestale da parte delle IngF, concentrandosi sui seguenti aspetti: rispetto degli impegni assunti verso le comunità locali, effettivo versamento dei previsti 1000 FCFA/m3, impatti dello sfruttamento forestale sullo sviluppo locale, danni subiti a cose o persone da parte di membri della comunità ed eventuali riparazioni, ecc.

Successivamente i punti GPS raccolti sono stati digitalizzati, ottenendo una mappatura delle vaste operazioni illegali portate avanti dalla IngF al di fuori dell'area assegnatale.

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