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Greenpeace e la gestione dei rifiuti urbani

Pubblicazione - 31 luglio, 2007
In questo documento Greenpeace illustra - in dettaglio - la sua posizione sul tema della gestione dei rifiuti urbani. No agli inceneritori. Si alla raccolta differenziata e alla strategia delle "Erre" che riduce gli impatti ambientali e sanitari della gestione dei rifiuti, crea occupazione e conviene economicamente.

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Executive summary:

Greenpeace si oppone alla combustione tanto del rifiuto "tal quale" quanto del CDR (combustibile derivato da rifiuti) e del CDR-Q (CDR "di qualità elevata"), sia in inceneritori, di vecchia e nuova generazione, che in cementifici o centrali termoelettriche.

La combustione dei rifiuti, oltre che determinare un impatto ambientale e sanitario, disincentiva qualsiasi strategia a monte di riduzione e raccolta differenziata finalizzata al recupero dei materiali contenuti nei rifiuti.

La corretta gestione dei rifiuti, secondo Greenpeace, è quella che ha come obiettivo la minimizzazione della quantità dei materiali da portare allo smaltimento finale. Questo si traduce nella minimizzazione della produzione dei rifiuti e nella massimizzazione del recupero dei materiali presenti nei rifiuti. La strategia di Greenpeace è quindi la cosiddetta strategia delle “Erre”: Riduzione alla fonte, Riutilizzo/Riuso, Raccolta differenziata porta a porta, Riciclo/Recupero dei materiali.

Con questo approccio si può ridurre in modo drastico la quantità dei rifiuti residui, rendendo inutile la costruzione di nuovi impianti d'incenerimento. Lo stesso "residuo" - quel 15-30 per cento circa dei rifiuti solidi urbani che resta a valle di una raccolta differenziata spinta - può pessere trattato mediante impiantistica a freddo - TMB - senza alcun ricorso alla combustione. Gli scarti, ormai inerti, possono quindi essere smaltiti in una discarica controllata con un basso rischio di formazione di metano, CO2, percolato e incendi.

La strategia promossa da Greenpeace riduce l'impatto ambientale, crea più occupazione, risparmia energia e quindi nel complesso è conveniente anche dal punto di vista economico.

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