Greenpeace è contraria a qualsiasi rilascio in ambiente di organismi geneticamente modificati. Questi organismi vengono emessi senza un’adeguata valutazione scientifica del loro impatto sull’ambiente e sulla salute dell’uomo.
L’inquinamento genetico rappresenta una minaccia enorme in quanto gli OGM non possono essere ritirati una volta rilasciati in ambiente. I governi stanno cercando di occuparsi di questa minaccia attraverso delle norme internazionali come il Protocollo sulla Biosicurezza.
A causa dei forti interessi commerciali, al pubblico è stato negato il diritto di conoscere quale siano gli ingredienti geneticamente modificati nella catena alimentare e quindi il diritto di evitarli. Greenpeace chiede che vengano presi subito dei provvedimenti come l’etichettatura degli ingredienti OGMe la separazione delle colture geneticamente modificate da quelle normali.
Sebbene i progressi scientifici sulla biologia molecolare potrebbero accrescere la nostra conoscenza della natura e fornirci nuovi strumenti medici, non c’è nessuna giustificazione per trasformare l’ambiente in un esperimento genetico. La diversità biologica deve essere protetta e rispettata come eredità globale dell’umanità e come una delle chiavi più importanti che possediamo per la sopravvivenza su questo pianeta.
Greenpeace è contraria a ogni forma di brevettabilità delle piante, degli animali e degli esseri umani così come dei geni. La vita non è un prodotto industriale. Quando costringiamo le forme viventi e le riserve mondiali di cibo ad adeguarsi ai modelli economici dell’uomo anziché ai loro modelli naturali, lo facciamo a nostro rischio e pericolo. /p>
Per approfondire il tema dei rischi legati all’ingegneria genetica, visita la sezione del sito OGM