Questo sito utilizza cookie tecnici propri per migliorare la tua navigazione e cookie di terze parti per analisi statistiche e condivisione dei contenuti. Procedendo con la navigazione acconsenti all'uso di tutti i cookie. Per saperne di più clicca qui.

In azione! Affondate il CETA, non la giustizia!

News - 15 febbraio, 2017
I nostri attivisti sono entrati in azione nelle acque che circondano il Parlamento Europeo a Strasburgo

Mantenevano simbolicamente a galla una statua raffigurante la Giustizia per evitarne l’affondamento, per chiedere ai parlamentari europei, chiamati oggi a votare sul pericoloso trattato commerciale fra Europa e Canada, di rigettare l’accordo.

Greenpeace STOP CETA - Strasbourg France.Justice sinkng in front of the European Parliament building.      © Eric de Mildt/Greenpeace All rights reserved

Immersi in acqua, supportati da altri attivisti a bordo di tre gommoni, hanno aperto uno striscione con la scritta “Affondate il CETA, non la Giustizia”.

Facciamo un passo indietro per ricordarci cosa c’è in gioco. 

Il trattato di libero scambio con il Canada rappresenta una minaccia per la tutela dell’ambiente, la salute pubblica e i diritti sociali, a tutto vantaggio di una manciata di multinazionali.

Greenpeace STOP CETA - Strasbourg France.Justice sinkng in front of the European Parliament building.      © Eric de Mildt/Greenpeace All rights reserved

Con la scusa dell’eliminazione delle barriere tariffarie, il CETA mira alla rimozione di ogni ostacolo al commercio e agli investimenti dovuto alle differenti normative vigenti in Canada e in Europa. Questa operazione rischia di trasformarsi in un attacco diretto verso gli standard di protezione, ma oggi i rappresentanti eletti dell’Italia e degli altri paesi dell'Ue hanno la possibilità di fermare l’accordo e schierarsi a favore delle persone e dell’ambiente… lo faranno?

Anche se la maggioranza dei parlamentari Ue dovesse votare per l’approvazione del trattato, questo dovrebbe comunque passare al vaglio dei parlamenti nazionali e regionali.

Qualcuno si sta già opponendo.

Il Belgio sta valutando di chiedere alla Corte di giustizia dell’Unione europea di pronunciarsi sulla legittimità di un controverso sistema di tutela degli investimenti - conosciuto come Investment Court System (ICS) - che grazie al CETA permetterebbe alle multinazionali di citare in giudizio i singoli Stati, ma non consentirebbe il contrario. Se l’ICS non dovesse passare l’esame di legittimità della Corte di giustizia europea, si bloccherebbe l’applicazione del CETA.

È ora di finirla con questo tipo di accordi che antepongono gli interessi delle grandi multinazionali a quelli della collettività!